Il Signore della paura – Una storia di tenebre e luce di Stefano Volpi è un romanzo che parte da molto lontano, dalla memoria rievocatrice di chi ha conosciuto, in un’epoca lontanissima, i protagonisti di una storia incredibile, tre ragazzi, due fanciulle e un giovane uomo che, insieme ai loro amici – più anziani di loro, severi e forti, saggi e autorevoli, allegri e spensierati – hanno sconfitto un male primordiale, troppo oscuro per essere perfino descritto. Una storia che prende il via in un giorno di festa, quella più importante dell’anno nel piccolo villaggio di Rihr, che si festeggia a metà di Davatur, la Stagione della Rinascita, quando le due lune finalmente sono piene nello stesso giorno, anzi, nella stessa notte…
Stefano Volpi nasce a Lucca il 17 febbraio 1978. Ha frequentato il Liceo Classico della propria città e si è successivamente laureato in Ingegneria.
Vive nella campagna toscana, insieme alla compagna Giulia, circondati dal verde di alberi e piante a dai propri animali. Lavora come Project Manager fra la Toscana e l’Europa Centrale.
Da sempre lettore onnivoro, ha incontrato il genere fantasy in giovane età, appassionandosene non solo in ambito letterario, ma anche in altre forme espressive come cinema, serie televisive, fumetti e giochi di ruolo.
Il Signore della Paura è la sua opera prima, nella quale, in una cornice e ambientazione fantastica e ricca di magia, ha inserito molte delle tematiche che lo interessano da sempre.
Gregorio Andreini –
Una storia molto avvincente e intrigante. Il Signore della paura ed il suo autore Stefano Volpi seguono il filone del genere fantasy, donandoci attraverso una narrazione scorrevole e molto attrattiva nelle descrizioni dei personaggi, dei luoghi e dei paesaggi un racconto imperdibile. I protagonisti della storia sembrano quasi accompagnarci per mano nella loro scoperta e negli episodi della loro vita dove alla fine il Bene trionferà sul Male. Adelar, Alianna, Gewyn, lo gnomo Dalar e tanti altri indimenticabili fanno da apripista ad una trama corposa e nello stesso tempo scorrevole e ben descritta che potrebbe anche avere un seguito. La penna di Stefano Volpi è molto abile nel finale nel lasciare più di una porta aperta per il seguito della storia. Consiglio a tutti di non farsi sfuggire la lettura di questo libro che sa emozionare e nello stesso tempo, nonostante episodi e momenti tra loro diversi ma anche difficili, tocca anche sorprendentemente le corde più profonde.
Gregorio Andreini