ANDREEA BAEV. Nata adulta con occhi da bambina – Anna Barbera

Sto nascendo in un letto caldo e accogliente, forse no, ho i brividi e neanche un gemito esce dalle mie labbra.
È un letto gelido, sa di sdruccioli, erbaccia, grigio, rosso. È buio intorno a me, penso: sia normale, ho le palpebre chiuse! Percepisco il senso di solitudine, tutto è oscurato, il silenzio.
Alla nascita tutto è gioia, torpore, colore; io nutro solo freddo, silenzio. Peso neanche un etto di carne e tuttavia, sono qui anch’io, affacciata al mondo che mi attendeva. Saluto, curiosa, la mia prima prova, sono viva.
C’è un fiume di sangue che mi culla tra rumori assordanti che provengono dall’asfalto dei carrarmati, delle polveri, del piombo e poi, le luci a tratti intense che spariscono risucchiate dalla notte. Eppure, mi sembrava giorno, forse era alba o forse era nella mia mente. All’improvviso mi sento sobbalzare.