Elia si trova in prigione mentre fuori impazza la guerra, ed è il suo compagno di cella a chiedergli come sia finito in carcere: è così che Elia comincia a raccontare, partendo da un antico testo e una verità rimasta nascosta per secoli, che ha irrimediabilmente modificato il destino di tutta l’umanità. Adamo e l’unicorno è il primo di una serie di racconti affascinanti e stranianti al tempo stesso, dove il confine tra realtà e fantasia è estremamente labile, con personaggi intriganti e situazioni surreali che sono però il ritratto della società in cui viviamo e con cui ogni giorno dobbiamo confrontarci.
Antonio Bernard, parmigiano di adozione, è nato a Pozza di Fassa (Trento) il 16 agosto 1942. Successivamente si è laureato in lingue straniere alla Bocconi e ha insegnato letteratura inglese in più posti. In realtà, la sua vita è sempre stata attratta da due diversi poli, letteratura e alpinismo. A quest’ultimo si è dedicato ininterrottamente e anche in età avanzata, finché le forze concesse dal trascorrere degli anni glielo hanno permesso, compiendo scalate impegnative, anche fuori Europa. È stato inoltre accolto nel gruppo dell’Accademico, club aperto solo all’élite dell’alpinismo nazionale. È istruttore nazionale di alpinismo. Questa sua passione lo ha portato a pubblicare cinque libri, ottenendo anche significativi riconoscimenti, quali il premio internazionale ITAS 2009 sull’esplorazione della montagna e la menzione speciale al premio CONI 2017. Quando l’età non gli ha più consentito la pratica dell’alpinismo, si è rivolto totalmente al suo secondo polo di interesse, peraltro mai trascurato: la scrittura. Si è quindi dedicato alla composizione di racconti, soprattutto incentrati sulla condizione dell’uomo contemporaneo nella società globalizzata.
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