Un alito di vento e improvvisamente ci si ritrova immersi in una maturità nuova. Un rapporto coniugale che scivola tra le pieghe di un’esistenza scontata. Un amore ferito, una vita caotica, ravvivata però dalla presenza di Giacomo, ragione di vita di una donna che non rinuncia agli affetti profondi. Riaffiorano in lei i ricordi di un’adolescenza acerba e innamorata. Di un primo, magico e doloroso amore. In questa altalena tra ricordi e presente, Grazia – è il nome della protagonista – guarda annoiata a una modernità sterile finché la ciclica comparsa sul parabrezza della sua macchina di un misterioso biglietto dalle parole apparentemente senza senso la confonde, stimolando però in lei una curiosità rinnovata.
Dovrà andare alla ricerca di sé stessa per comprendere meglio la propria esistenza e decidere cosa farne.
Due piccoli piedi di pelle ancora fragile, di Chiara Tazzini, è un’opera letteraria dalla prosa poetica, musicale e sottilmente ironica. Una narrazione essenziale, nella quale sorprende l’incredibile capacità nel descrivere i moti dell’anima, le evoluzioni del pensiero.
Laurea in lingue e letterature straniere conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Premio Agostino Gemelli anno accademico 1990/91 per la Facoltà di Magistero, corso di laurea in Lingue e letterature straniere. Finalista del concorso letterario nazionale 2011 “Ossi di seppia”, con il racconto breve L’isola.
Attualmente docente di lingua e letteratura spagnola.
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