Testi teatrali per giovani menti e non solo
Dopo la pubblicazione del mio primo testo teatrale dal titolo Desert vortice d’amore (2019), ho pensato fosse arrivato il momento di dare vita a una raccolta. Fatta eccezione per Poli, che è inedito, si tratta di testi che negli anni ho scritto in particolar modo per i miei alunni. Ed è così che nasce Poli, Ghennet e gli altri amici.
Tre sono i miei nomi, ma per la maggioranza delle persone sono semplicemente Teresa. Sono nata in Calabria, nel luglio del 1977, da genitori amorevoli. Grazie al loro supporto, sia economico che emotivo, all’età di 18 anni ho lasciato il mio paesino per trasferirmi nella capitale di tutte le capitali, Roma. Lì ho studiato all’università “La Sapienza”, laureandomi in Discipline dello spettacolo. Scrivere è sempre stata la mia più grande passione, e da qualche anno, incoraggiata da mio marito, ho deciso di pubblicare le mie opere. Sono un’insegnante di italiano, storia e geografia nella scuola secondaria di primo grado, e spesso inserisco testi teatrali, da me realizzati o rivisitati, nella programmazione annuale. Amo i gatti, gli strumenti musicali, i viaggi e le culture diverse dalla mia, motivo per cui non escludo la possibilità di vivere per qualche anno all’estero nel prossimo futuro.
Serenella Cimino –
In un mondo dove si sente parlare spesso di bullismo a scuola e di violenza anche nelle famiglie, come insegnare ai bambini il rispetto degli altri, l’empatia, l’amore verso il prossimo?
Come sensibilizzare i giovanissimi al dramma vissuto quotidianamente dai sopravvissuti ai viaggi della speranza?
Come far apprezzare un’opera letteraria come “I Promessi Sposi”, spesso vista come una noiosa e pesante lettura da ragazzi ormai abituati a leggere solo gli schermi dei propri cellulari?
Come dare valore e significato alla ricorrenza della “giornata della memoria”, affinché lasci un’impronta indelebile nella coscienza delle giovani menti, e li incoraggi ad aspirare a un futuro di pace e giustizia?
Questa breve ma preziosa raccolta di testi teatrali, frutto dell’impegno creativo e della dedizione al suo ruolo di insegnante della Professoressa Ziparo, è un esempio di come la scuola possa davvero contribuire a “formare” gli alunni, coinvolgendoli come attori in queste deliziose rappresentazioni, col risultato immediato di promuovere l’inclusione, obiettivo primario della didattica attuale, e, auspicabilmente, quello futuro di vedere gli stessi alunni fare un domani il loro ingresso nel mondo degli adulti in veste di attori consapevoli e maturi di una società migliore.