È la notte fredda di un giorno qualunque ed è da poco passata l’ora del tramonto quando, guardando il cielo, Hèlya si accorge che dalla volta è scomparsa una stella.
D’istinto, non potendo accettare una perdita così importante, decide di ritrovarla, ma l’unica cosa concreta che riesce a fare per portarsi fuori è girovagare per le strade della Città, arrivando (per caso?) davanti all’ufficio dello Scevro – un uomo informato su tutto l’arcano di quel mondo ma dal quale potrà permettersi un solo indizio.
Il viaggio di Hèlya è un viaggio surreale in esplorazione di una realtà non vera ma effettiva, e costantemente ostacolato da qualcuno che non si mostra e che vuole colpirla nel suo momento più fragile, quando di lei non sarà che una ragazza rimasta sola ad affrontare le cattiverie del mondo.
Matthew Colleluori è nato a Pensacola (USA) nel 1986, da famiglia italiana, all’estero per motivi di lavoro. Dopo solo due anni sono tornati in patria.
Ha seguito gli studi fino al diploma a Sanremo, luogo in cui ha sempre vissuto, nonostante qualche breve spostamento qui e là nel tempo: finito con la scuola superiore, dove ha impiegato sette anni di vita, è finalmente andato all’università, a Roma, da suo padre, al corso di giapponese nell’ateneo “La Sapienza”.
Purtroppo, già alle superiori ha iniziato a stare male con la testa ed è arrivato all’università esausto: ancora poche difficoltà e se n’è andato a Londra, dove è rimasto due anni lavorando come bartender. Tornato a Roma, si è iscritto di nuovo al corso di giapponese e questa volta ha dato una decina di esami, ma poi ha avuto una ricaduta e ha dovuto lasciare.
Tra i vari modi di confrontarsi con i suoi problemi c’è stata anche la pittura, e il dipinto in copertina ne è un esempio.
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