«… volevo semplicemente che non dimenticassimo che Siddharta iniziò ad illuminarsi soltanto dopo aver pianto di dolore quando vide le comuni sofferenze dell’umanità. Siddharta, Maometto, ma principalmente Cristo, uno di noi, Frankie, uno di noi.»
Per chi è pronto ad uscire dalla propria comfort zone, per chi è disposto a mettersi in discussione e a mettere in discussione tutto ciò in cui crede. O non crede. Alessandro Giudice sfida i confini della nostra mente con i suoi concetti di bene, di male e di male innocente, di consapevolezza e coscienza, di visione cristiana. Un “Dio” che evolve attraverso le sue creazioni, che sono Lui stesso, e attraverso le dualità che danno vita e sostegno a questo processo e a questa dimensione. Padre che si fa Figlio, Figlio che cresce attraverso lo Spirito Santo, che è comprensione, Figlio che diventa Padre. Tutto è destinato a riunirsi, a chiudere il cerchio e quindi a svanire, in un grande salto evolutivo, non prima di aver attraversato fino in fondo la sofferenza, parte essenziale del percorso di autoconsapevolezza. Concetti arditissimi resi fruibili da un’esposizione chiara e concreta, che si ancora ad elementi terreni ed estremamente umani. Una lunga serie di scambi epistolari con il caro amico Frankie rende ancora più stimolanti e vivaci le profonde riflessioni filosofico-religiose dell’autore.
Alessandro Giudice, l’autore dal cognome scomodo, è nato nel 1963. È autore della raccolta di scritti … and none of them the wiser (2014), del romanzo sperimentale Il Custode del Monumento ai Caduti (2015) e del romanzo distopico The Dream Police (2017), scritto in Italiano e in Inglese, lanciato su RadioRai. Ha ricevuto vari riconoscimenti letterari. Ha inoltre creato il dynamic reading teatrale The Lighthouse Nella lunga notte scura (2013, trailer disponibile su YouTube). Di questo libro sono state pubblicate una prima edizione nel 2008 e una seconda edizione nel 2010.
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