Tra il romanzo e la cronistoria della rivoluzione ungherese, Mario Apice racconta quanto è avvenuto nel 1956 quando l’Ungheria osò ribellarsi al dominio dell’URSS. Il racconto dettagliato attraverso gli occhi dei protagonisti, inventati ma assolutamente probabili, riporta tutta la drammaticità di quell’evento. La vicenda dimostra quanto sia importante che un popolo abbia effettivamente la possibilità di autodeterminarsi, come ribadisce la Carta delle Nazioni Unite che le grandi potenze di allora inutilmente avevano stilato e sottoscritto.
Mario Apice, giornalista e scrittore, già responsabile dell’Immagine e direttore delle Attività Editoriali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), nonché consulente scientifico della trasmissione televisiva “GAIA – Il pianeta che vive” condotto da Mario Tozzi per circa sei anni su RAI TRE, attualmente è Vice Presidente dell’Associazione ecologica internazionale “MAREAMICO” e membro del Comitato scientifico delle Riviste «PROTECTA – Ambiente, Tecnologia, Sviluppo sostenibile», «MEDITERRANEA» e «AMBIENTE NEWS».
Ha pubblicato: Oltre il passato (Baldini & Castoldi, 2002), Con l’amore negli occhi (Tullio Pironti, 1993), L’ultimo velo d’ombra (Bibliopolis, 2005), Oblique armonie (Società Editrice Napoletana, 1983), Sulle ali del tempo (Cartia Editore, 1979).
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