Ogni epoca ha i suoi moralisti, religiosi o non religiosi che siano. Oggidì sono rappresentati dai difensori del politicamente corretto e dai militanti del Buonismo, l’ideologia che sostiene l’immigrazione non regolamentata, la comprensione per la delinquenza giovanile, la compassione per i detenuti anche se pericolosi, la difesa dei poveri che tali sono per negligenza scolastica e formativa, l’animalismo miope, l’ambientalismo da eco-vandali e la denuncia in stile “caccia alle streghe” per ogni presunta espressione di odio sociale, di sessismo e di razzismo. Ma sempre rimane il vero scopo di questi falsi buoni, ossia l’appagamento della vanità morale, l’autocompiacimento di chi cerca di sentirsi e di mostrarsi agli altri come una persona apprezzabile. Di questa categoria di narcisisti Nietzsche ha scritto: «Si aggirano tra noi come rimproveri in carne ed ossa… non tendono ad altro che a passare per anime belle e a mettere in piazza la loro purezza di cuore».
In questo saggio Giovanni Invernizzi esamina tutti i vari aspetti di questa ideologia ipocrita, che si propone come una sorta di faro etico volto a illuminare una società più giusta e compassionevole, ma che nasconde un lato oscuro: quello della volontà inconscia che guida i mendicanti della lode morale ad acquisire una patente di bontà che li possa sollevare dal sentimento subliminale di non avere alcuna incisività e visibilità esistenziale. In linea con questa indagine, lo stile dell’Autore è intransigente e caustico.
Giovanni Invernizzi, già psicologo dirigente presso il Consultorio Familiare di Sanremo, nonché docente di Psicologia Generale alla Scuola Infermieri dell’ASL Imperiese, è autore di vari lavori in ambito psicologico, e ha pubblicato nel 2023 per Europa Edizioni il volume Ringraziando Nietzsche – La psicologia degli istinti.
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