Il mio nome è Giulia Marri. Sono nata nel centro storico di Bologna, tra portici e altane sui tetti rossi. Mia madre, sarda, mi ha trasmesso il radicamento nella terra e il tipico orgoglio caratteristico del suo popolo. Mio padre, cresciuto a Monzuno, un paesino di montagna, mi ha trasmesso l’amore e il profondo rispetto per la natura. Era figlio del medico condotto che venne molto amato dal paese per il suo contributo all’arte e alla letteratura, tanto che alla sua prematura scomparsa gli venne intitolata la biblioteca comunale di Monzuno: la biblioteca “Mario Marri”.
È quindi da mio nonno Mario che, probabilmente, ho ereditato l’amore per l’arte e la passione per la scrittura, che mi accompagnano da sempre. L’atmosfera gotica di Bologna e quella misteriosa e arcaica della Sardegna, con la sua natura selvaggia, impregnata di misticismo e tradizioni antiche, hanno poi influenzato il mio animo, ispirando i miei scritti, espressione di sentimenti profondi.
Questa raccolta appartiene però in gran parte agli anni più recenti, durante i quali mi sono trasferita a Valsamoggia con mio marito e le mie due figlie. Qui, nella morbidezza dei colli, tra filari di vigneti e viali di tigli, nascono molte delle poesie raccolte che, per la prima volta, ho deciso di condividere con chiunque lo desideri.
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