Quando ero bambina guardavo la mappa del mondo, sapendo che io ero in Cile e mia mamma in Italia. Osservavo la distanza che ci divideva, il confine che ci impediva di stare insieme. Da allora il mio sogno è stato vivere senza confini, senza che nulla mi separasse da ciò che mi rendeva felice. Una volta superato quel confine, non ne ho più accettati altri, e così ho imparato a conoscere nuove culture, lingue, persone, ma soprattutto a conoscere me stessa. I confini non ci sono mai stati nelle mie scelte, nemmeno in quelle sbagliate. Ho scelto una vita senza confini perché mi ha permesso di scoprire, sperimentare e credere, di essere in grado di migliorarmi e trasformare una storia drammatica in un cambiamento positivo.
Evelyn Mora Quero nasce a Puente Alto (Santiago del Cile) nel 1975. L’infanzia in Cile è la prima delle sue numerose vite, alla quale seguono l’adolescenza in Italia, la maturità in Venezuela e il ritorno in famiglia in Toscana, dove vive attualmente. Da sempre la sua curiosità per i grandi significati l’hanno spinta a ricercare il senso dell’esistenza tramite la pittura, il teatro, lo studio della quantistica e infine la scrittura, culminata con il racconto della sua vita.
Rosy fois –
Non molto spesso acquisto i libri dalla vostra editoria, ma sta volta ci tenevo molto a dire la mia siccome leggo tante vostre biografie e codesta mi ha colpito molto.
Considero questa biografia molto interessante, per me, l’autrice parla di una storia che racconta tante sofferenze, ma sprona le persone ad avere la forza di andare avanti, superare le paure e lasciar andare tutti quei sassi ammassati a terra che ci tengono fermi, soprattutto per noi donne. Questa donna mi ha trasmesso molta fiducia e ispirazione per perdonare e superare certe persone e situazioni. Consiglio molto alle donne principalmente di leggerlo perché ha tanto da insegnare a gli altri.