Una sera d’autunno di un giorno del tutto ordinario, il rientro a casa dal lavoro si trasforma in un dramma personale che segna l’inizio di un viaggio intimo di un uomo alle prese con le ferite della propria anima. Una sentenza che gli ingiunge l’allontanamento dai suoi figli, una battaglia lenta e carsica, combattuta per dimostrare le proprie ragioni e riaffermare il proprio diritto di padre, che conduce tra i ricordi di un’infanzia vissuta in mezzo ai campi e le coraggiose riflessioni su ciò che davvero conta. Ci sono cose che non si possono spiegare, che sembrano non avere senso. Ci sono pezzi della vita che non si lasciano capire. Eppure, in fondo a tutto, brilla incorruttibile quella fiamma che arde per sempre, che nessun uomo può spegnere: l’amore puro, infinito, audace e ineffabile di un padre verso i suoi figli.
Luigi Melis, nato nel sud del Lazio, è cresciuto nel basso Monferrato. Sin da bambino ha la passione per la fisica, e ama tutte le scienze. Uomo di salde convinzioni, nutre un profondo rispetto per quelle altrui. Ama confrontarsi con chiunque, per il piacere di conoscere un altro punto di vista. Gli affetti più cari hanno per lui il valore più grande.
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