Com’è difficile arrivare ad una conclusione. Cos’è giusto? E cosa sbagliato? Sono le prime parole di questo romanzo e sono quelle che affiorano quotidianamente nella nostra mente di Operatori Sanitari, ogni qualvolta ci accingiamo a informare i parenti di una persona in morte cerebrale, della possibilità di donare gli organi e i tessuti del proprio caro. Di morte non si parla, non si vuole parlare, figuriamoci prendere una decisione in merito alla legge del 1º aprile 1999 che chiede a tutti di prendere una posizione sulla eventuale donazione di organi e tessuti in caso di morte cerebrale. Ecco quindi che ogni volta è una decisione difficile che ricade sui parenti… la frase “non ne avevamo mai parlato e io non so decidere” riecheggia nell’aria ogni volta. Franca esprime questo concetto molto bene nel suo libro e l’intreccio delle storie che racconta sono ricche di particolari frutto di un raffi nato spirito di osservazione che negli anni di lavoro come infermiera in Terapia Intensiva ha acquisito. Tutto quello che nella vita pare solo contorno… un litigio, le parole non dette al proprio caro, i gesti lasciati a metà, in questi momenti riemergono con forza e la classifica delle cose importanti della vita, si aggiorna improvvisamente; il detto “vivi ogni giorno come se fosse il tuo ultimo” in queste occasioni assume tutta la sua verità e tutte le sue sfumature viste dalla parte di chi dona e di chi riceve.
Franca Franco è nata nel 1971 a Sacile (PN). Vive in un paese in provincia di Pordenone. Laureata in Scienze infermieristiche, lavora come infermiera dal 1991. Dal 2008 è infermiera di coordinamento per processi di donazione di organi e tessuti nell’Azienda ospedaliera di Pordenone. Ha già pubblicato nel 2014 Lì, dove canta la Ginestra (Europa Edizioni).