Bonguito è un piccolo tamburo, con l’animo di un bambino e la forza di un bisonte, che sogna di diventare un tamburo reale e di far felici molte persone. Quando viene colpito riproduce la forma più pura di tutti i ritmi vitali, la sua è una voce solenne, il suo suono ha il potere di ricongiungere il cielo e la terra. Il saggio Mathar l’ha costruito con amore allo scopo di proteggere il suo popolo, costretto a vivere lontano da casa, e lo custodisce gelosamente. Ben presto però Bonguito si ritrova catapultato in un mondo a lui sconosciuto, dove incontra strumenti musicali diversi da lui, che hanno molti nomi: Violino, Viola, Liuto, Tromba. Ognuno di loro ha una caratteristica che lo rende unico, il problema è che si rifiutano di parlare con un tipo dal colore strano come Bonguito. Solo scoprendo il linguaggio universale della musica la loro voce potrà unirsi, dando origine a una melodia meravigliosa.
In un’epoca in cui è sempre più pressante la sfida di insegnare ai bambini cosa voglia dire immigrazione e integrazione, la storia di Bonguito arriva dritta al cuore: è la diversità a rendere gli strumenti musicali, così come gli esseri umani, speciali, ed è dall’incontro con l’altro che nascono i suoni e i sentimenti più belli.
Giampiero Lungone è nato in Venezuela da Genitori emigrati nel dopoguerra non strettamente per ragioni di lavoro bensì per voglia di cambiamento. Cresciuto in un collegio di Gesuiti che avrà fortissima influenza sulla sua educazione lascia il Venezuela per studiare in Italia e durante gli studi universitari in Economia svolge attività come musicista ed insegnante di musica e storia della musica sia nelle scuole sia privatamente. Nelle scuole di tutta la provincia di Pisa, per ben 12 anni svolge attività di operatore didattico incontrando i ragazzi di ogni età ed affrontando con loro temi come “Emigrazione-Immigrazione e le sue influenze sociali ed economiche”. “Storia della fusione delle culture musicali Europee in Sudamerica”. Dal 2001 svolge attività di interprete per ditte multinazionali nel campo dell’ingegneria. Grazie a questo lavoro, riesce a visitare 24 paesi e conoscere culture, usi e costumi che lo aiutano decisamente a scrivere i suoi racconti.