È il 9 luglio del ’58. Uno tsunami colpisce l’Alaska. A migliaia di chilometri di distanza, in Italia, giunge la notizia dell’evento, arrivando alle orecchie di Giosuè e Silvia. Anni dopo, i due decidono che il resto della loro vita è troppo importante per trascorrerlo in modo convenzionale. È l’inizio del cambiamento che li porterà a stabilirsi in un rifugio di montagna, isolati dal mondo e allo stesso tempo ospitali con gli scalatori che trovano ristoro tra le loro mura. Sulla maniglia, una G e una S. La lettera B non c’è, ma Berry è incontestabilmente parte della famiglia. Il labrador bianco è con loro da molto tempo ed è proprio lui che racconterà questa storia, narrandola dal proprio punto di vista. Quella che inizia come una vicenda leggera, però, lentamente assumerà una colorazione più scura, inizialmente simile ad un velo di nebbia, fino ad intensificarsi in un nero completo dal quale, meravigliosamente, emergeranno nuovi bagliori di luce bianca.
Gianni Dotti è nato a Palazzolo sull’Oglio nel 1958 ed ivi residente da sempre.
Da sempre lavora in aziende private, nei settori amministrativo e commerciale.
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