Ivan Filigheddu ci propone il secondo testo della sua trilogia, Carthago Delenda Est – La rinascita. È una sorta di perfetto equilibrio tra finzione e realtà, tra mito e tradizione, nella quale passato e presente si fondono incessantemente rilevando particolari che vanno a inserirsi in entrambi i contesti, incastrandosi perfettamente nella narrazione. Lo stile sintattico e lessicale appare vivace, pronto all’azione, meritevole di encomio; i personaggi, legati al mondo dell’antica Roma e alla splendida Cartagine, sua acerrima rivale, sono nel pieno del loro vigore, della loro prestanza fisica.
Roma, opulenta e caotica, respirava i successi di una politica esterna che mirava alle guerre espansionistiche per il predominio assoluto delle terre sul Mediterraneo. Da poco terminata la seconda guerra punica vinta dai Romani con l’esercito condotto da Scipione l’Africano, in città e nelle zone limitrofe si vagheggiava circa la presenza di animali mostruosi e mai visti prima d’allora. A tutto ciò si intersecano le vicende dell’archeologo Luciano Rossi che, del tutto dedito allo studio della storia di Roma antica e avendo tra le mani il manoscritto di Publio Cornelio Scipione, rimane coinvolto in un salto temporale a dir poco pazzesco. Altre storie ed enigmi andranno a far parte di questo incredibile testo, il quale, certamente, saprà trasmettere una viva curiosità, incalzata soprattutto dalla competenza del nostro bravissimo Autore.
Ivan Filigheddu è nato nel 1973 in un piccolo paese della Gallura, nel nord Sardegna, chiamato Palau.
Completati gli studi in ambito tecnico commerciale ha iniziato un percorso lavorativo insieme al Padre Italo. Dopo la sua morte ha preso coscienza della sua dote poetica e ha pubblicato con una casa editrice Schegge di memoria dell’anima, la sua prima raccolta di poesie.
Cartago Delenda Est – La Rinascita è il suo secondo romanzo, ricco di quelle storie e mondi, che la sua fantasia ha sempre vissuto nel suo cuore.
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