Per Simone Vinci – meglio conosciuto come il collaudatore – è giunto il momento della vendetta. Quanto accadutogli pochi mesi prima è troppo grave per restare impunito. Il suo tentativo rimarrà imbrigliato in una saga familiare con i protagonisti impegnati in tutt’altri obiettivi: Patrizia, brillante e autoironica capoufficio della ML Immobiliare srl di Genova, le cui notti sono ultimamente disturbate dall’insonnia.
Il dottor Mario Lagomarsino, proprietario dell’impero immobiliare presso cui lavora, che invece teme per la propria vita e valuta di vendere il proprio patrimonio e trasferirsi in Sudamerica.
E infine i coniugi Paolo e Gabriella, lei figlia del proprietario immobiliare, entrambi desiderosi di ereditare la cospicua fortuna immobiliare. Una coppia sempre più distante, che soltanto il denaro e vecchi patti d’onore mantengono unita.
Come s’intrecceranno gli interessi personali e le vicende di tutti gli attori coinvolti in questa storia?
Piero Lippi, con il seguito de Il collaudatore, ci regala un racconto avvincente dall’impronta sagace, dove non mancano implicazioni e risvolti inaspettati.
Piero Lippi nasce a Genova nel 1954.
Nel 1978 viene assunto dal Comune di Genova, dove rimarrà sino alla pensione.
Nel 1980 si laurea in Architettura.
Ha due figli, Charlotte e Stefano, e una nipotina di otto anni, Sofia.
Si è recentemente spostato con Paola.
È stato un discreto calciatore dilettante e raramente sta con le mani in mano.
Nel senso che, oltre ad aiutare il figlio nella sua attività di tecnico, si dedica al terreno che possiede con Paola nell’entroterra di Chiavari, continua a scrivere racconti e romanzi, ha brevettato il Twoviews, ha ideato the Crossbeatles (e anche il CruciVasco, il CruciBattiato, the CrossFloyd e the CrossU2) e da parecchi anni rompe le scatole agli “addetti ai lavori” calcistici per proporre una strepitosa modifica della struttura del Campionato di Calcio e della Champions League, senza peraltro essere minimamente considerato.
La sua ultima “invenzione” è YourWardrobe, una app che permette di provare i capi di abbigliamento sul proprio cellulare, evitando le code ai camerini.
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