Le poesie di Giuliana Grimaldi si muovono seguendo un percorso che parte dal vissuto personale dell’autrice, spingendosi oltre questo, tentando di cercare regole generali, insegnamenti utili per tutti. Di questi momenti di vita veri provano a tratteggiarne i contorni, tutti volutamente sfumati, esprimendo sentimenti autentici, emozioni reali. L’autrice si cimenta, così, nel sempre delicato ma riuscito tentativo di osservarsi dall’esterno per poter guardare dentro sé stessa.
Giuliana Grimaldi è nata a Caserta il 18/09/1991 e abita a Carinola, territorio della Campania Felix. Impiegata amministrativa presso la For.Tec. S.r.l., è appassionata di musica e pittura, fervida lettrice di romanzi, saggi e poesie. Profondamente legata alla famiglia d’origine, vive assieme al suo amato figlio Giuseppe. All’amicizia, di cui ha la fortuna di godere, attribuisce un valore fondamentale, così come all’amore. A marzo 2023, con Europa Edizioni, pubblica il suo primo libro, il romanzo corale La stagione del cambiamento.
Teresa –
Leggo questo libro in un piovoso pomeriggio di gennaio e non posso evitare di farmi trasportare in un incalzante groviglio di emozioni, le stesse che ognuno di noi prova e sperimenta nell’ arco della propria vita. Certo, non a tutti capita di ‘sentirle’ con una forza tale da avvertire l’urgenza di metterle nero su bianco: ed è, invece, quello che Giuliana si appresta a fare per provare a dare un ordine a questa materia incandescente, per realizzare un quadro (a proposito di tele e di pittura) dotato di un significato che vada al di là del contingente, al quale aggrapparsi nei momenti di difficoltà. L’ immagine che più mi ha colpito è quella del dialogo dell’ autrice con la parte di sé bambina che, di tanto in tanto, continua a bussare per essere ‘liberata’ dai pesi che la opprimono e di cui non è certa di riconoscere l’origine. Unica necessità, risolutiva o meno, è quella di una “stratta umana” che non la faccia sentire sola nel suo percorso di vita. Un desiderio, questo, sempre presente, spesso soddisfatto temporaneamente ma che conduce, nella gran parte dei casi, a risultati deludenti. Da qui l’ “abbattimento del cuore”, il desiderio di immobilità come risposta alle miriadi di ‘contraddizioni illusorie’ disseminate nell’ arco della sua vita. Ma una speranza c’è: ed è quella riposta negli affetti familiari, nelle amicizie e, perché no, in un nuovo amore che potrebbe sorprenderla. Nel conflitto tra tenebre e luce, lei sceglierà sempre la seconda, decidendo di rivolgersi, nonostante tutto, verso il sole, come il suo fiore preferito. Consiglio vivamente questo libro a chi, come me, è desideroso di intraprendere un viaggio catartico nei meandri più reconditi dell’ animo umano.