“Un gregario crede ciecamente nelle parole del suo capitano. Mi disse «sono pulito». Ci ho sempre creduto. Finalmente la verità su quel che successe il 5 giugno 1999, il giorno che ci cambiò la vita.”
Marcello Siboni, compagno di squadra – Team Mercatone uno
“Dopo le magnifiche vittorie del 1998 del nostro capitano Marco Pantani eravamo pronti a vincere il secondo Giro d’Italia l’anno successivo. La corsa verso la maglia rosa fu fermata quel 5 giugno 1999. Ora tutta la verità su quel giorno a Madonna di Campiglio”.
Fabiano Fontanelli, compagno di squadra – Team Mercatone uno
“Un libro che finalmente fa luce sul mio campione Marco Pantani. Una verità sugli esami eseguiti a Madonna di Campiglio che rende giustizia al campione che ho seguito come meccanico del team Mercatone Uno”.
Dino Falconi
Questo libro è stato scritto per assolvere a un bisogno molto semplice, eppure spesso complicato: raccontare la verità. L’autore Dario Corsi, laureato in scienze biologiche e dottore di ricerca, dalla lunga esperienza come ricercatore presso l’Università di Urbino, oggi preparatore atletico, ha a cuore le vicende gravitanti intorno l’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999, perché da sempre uomo di sport, appassionato di ciclismo, ma anche esperto nello studio dei globuli rossi del sangue. La sua esperienza e la sua ampia documentazione, descritte in questo libro, dimostrano come “il Pirata” sia stato ingiustamente squalificato dal Giro a seguito dei controlli ematici effettuati a Madonna di Campiglio il 5 giugno 1999.
Da quei fatti, che ebbero conseguenze drammatiche sulla vita di un uomo e di uno sportivo amato da tutti, appassionati e non, che ne seguivano le imprese con un coinvolgimento smisurato, sono passati vent’anni. Si è detto e scritto tanto, ma nessuno prima di Dario Corsi ha dimostrato, in modo scientifico e inconfutabile, che le modalità del protocollo antidoping seguite per l’analisi del sangue di Pantani non erano corrette e i risultati non veritieri. L’analisi che ne consegue è evidente: il 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio è stata commessa una grave ingiustizia.
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