Dopo un viaggio in Iran, un Paese molto diverso dal nostro per storia e tradizioni, la mente avrebbe bisogno di riposare e metabolizzare quanto visto e vissuto. Per il protagonista è invece già tempo di ripartire, questa volta in treno verso Gent, in Belgio. L’evento a cui deve presenziare è il funerale di una donna a cui tutti erano affettivamente molto legati e che, per tanto tempo, è stata l’epicentro di una famiglia numerosa e solida. Diario di una conquista racconta un “cammino” lungo cui prendono forma interrogativi e profonde riflessioni circa la propria disabilità, la dignità, la fede, le relazioni affettive. Un viaggio all’apparenza nostalgico che diviene a poco a poco occasione di ripartenza della propria esistenza, tra speranza, amicizia, amore e conquiste.
Lorenzo Bertani è nato nel 1962 a Padova, dove tuttora risiede. Durante i trentuno anni di carriera nella Sanità Pubblica, consegue la laurea specialistica in Scienze delle Professioni sanitarie tecnico-diagnostiche, un Master in Bioetica e un diploma in Counseling Esistenziale incentrato sulla relazione d’aiuto. Ha viaggiato a lungo per il piacere di conoscere, esplorare e crescere in quanto persona.
Attualmente in pensione per ragioni di salute, collabora da tempo con riviste nazionali e internazionali pubblicando articoli, anche di recente, nel campo della Bioetica. Diario di una conquista è il suo primo romanzo.
Formato
eBook vers. digitale, Libro cartaceo
RASSEGNA STAMPA, INTERVISTE E PRESENTAZIONI
Presentazione presso Lab in Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia (18 novembre 2024)
Le parole dell’autore:
“Grazie all’accoglienza e la fiducia dimostratami da ‘Parità per le Diversità’ Associazione di Promozione Sociale, tornare a Reggio Emilia dopo tanto tempo, terra natale dei miei genitori, rivedere i cugini, parlare di uguaglianza, ingiustizie e relazioni fraterne è stato emozionante anche per l’attenzione e l’interesse espressi dai partecipanti.”
Presentazione presso l’Oratorio di Villa Ferretti Angeli di Dolo, in occasione degli “Aperitivi letterari La Pentola dei Nodi” (18/10/2024)
Presentazione presso Sala Consiliare Villa Rina a Cittadella (PD) in occasione della rassegna “Cittabilità – Le Abilità della Disabilità” (venerdì 11 ottobre 2024)
“[…] Sono stato onorato di aver potuto partecipare ed incontrare così dei giovani e le loro famiglie: l’accoglienza è stata amichevole e calorosa, l’evento è stato interessante ed impreziosito da letture ed intermezzi musicali di un violinista della Filarmonica Cittadellese e che ha visto coinvolti anche gli stessi giovani ed i loro cari.” (L. Bertani)
Articolo pubblicato su Il Mattino (9/10/2024) a proposito della presentazione di venerdì 11 ottobre del romanzo, nell’ambito di “Cittabilità – Le Abilità della Disabilità” presso la Sala Consiliare Villa Rina a Cittadella (PD)
Presentazione presso Fondazione Lanza a Padova nella Sala Biblioteca Centro Studi e Ricerca “F. Franceschi” (4/10/2024)
Presentazione Sala Civica della Biblioteca “Bruno Pasini” Massa Fiscaglia (14/9/2024)
Articolo pubblicato su un quotidiano a proposito della presentazione di sabato prossimo, 11 maggio, presso Aule di formazione OPSA, Opera della Provvidenza S. Antonio – Sarmeola di Rubano (PD)
Presentazione di sabato 13 aprile 2024 presso Anffas Parma
Le parole dell’autore: “la presentazione si è svolta in un clima davvero piacevole, empatico, allegro. Pensate che il buffet è stato preparato dai ragazzi della scuola interna all’Istituto, presentando anche alcune pietanze iraniane, in tributo al libro. Un regalo bellissimo”
Presentazione di domenica 10 marzo 2024 presso l’Auditorium di Galzignano Terme. Organizzato dall’Assessorato alla culturaComune di Galzignano Terme in collaborazione con la Pro Loco Galzignano Valsanzibio e la Libreria San Paolo Gregoriana con Biblioteca Comunale di Galzignano Terme
Sabato 24 febbraio presentazione presso Bistro San Giustino – Castelfranco Veneto
Articolo di critica letteraria pubblicato sul sito di ANSA.it(31/1/2024)
Domenica 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle persone con Disabilità, presentazione presso Villa Crescente a Roncaglia
Link delle interviste all’autore per CaosFilm:
Intervista/Recensione all’interno del programma ‘‘Se Scrivendo’’
Articolo a proposito della presentazione del libro di sabato 21 ottobre presso la Sala Anziani a Palazzo Moroni – Padova, pubblicato sul blog padovacultura
Recensioni
Stefano Lissandron –
Lettura piacevole e coinvolgente. Scorrevole e fluida la narrazione. Conoscendo personalmente l’autore da molti anni, ho ritrovato vecchi ricordi vissuti assieme e nuove situazioni a me sconosciute. Per chi ama fare un viaggio malinconico ma istruttivo.
Marina –
Un viaggio avvolgente e coinvolgente in un cammino di solitudine, intensi affetti e malinconia, agitato da colpi di scena ma, al contempo, da profonde riflessioni a cui non ci si può sottrarre.
Scrittura disinvolta, accattivante e buona padronanza della lingua italiana. Ne consiglio la lettura a chi cerca e … non teme quel che può trovare in se stesso. Complimenti.
Stefano Lissandron –
Una lettura piacevole e coinvolgente quando in gioco ci sono i sentimenti più intimi. Conoscendo l’autore, mi sono ritrovato in alcuni aneddoti. Altri invece erano a me sconosciuti. Per chi ama fare un viaggio malinconico ma con elementi di curiosità della natura umana.
MIRTO MOZZON –
Ho letto tutto d’un fiato il libro “Diario di una conquista” di Lorenzo Bertani. ll libro e’ molto piacevole da leggere perché conduce il lettore a voler conoscere, quasi aspettando con ansia, quello che verrà descritto nella pagina seguente: è molto appassionante e non ti lascia un attimo di pausa nella lettura. La storia è avvincente ma non riguarda propriamente la descrizione del viaggio, anche se accuratamente dettagliata; le cose migliori di questo libro sono i messaggi che Lorenzo invia a tutti noi in maniera molto elegante e di cui ognuno di noi dovrebbe farne tesoro e trasmettere a sua volta agli altri. Fabrizio de Andrè, una volta, in una intervista ad un giornalista disse che nelle sue canzoni aveva affrontato tantissimi temi di carattere sociale come la guerra, la solitudine, la diseguaglianza delle razze etc. ma osservando il corso della storia si era accorto che tutto quello che aveva scritto non era servito a nulla. Io spero, invece, che Lorenzo con questo libro riesca a renderci un po’ meglio di come siamo.
Mirto Mozzon
Anuska Meneghello –
Il tema della disabilità non mi appare il tratto dominante del romanzo; più che “Diario di una conquista” lo definirei “Diario di un sognatore”, dove memorie, ideali, analisi geopolitica ed antropologica del presente si fondono. Trattandosi di una opera prima, colpisce e stupisce la cura e la bellezza della scrittura.
Roberta Bertani –
Ciò che colpisce alla lettura delle prime pagine è la lingua, estremamente curata e attenta, pur con toni sommessi, senza eccessi verbali o inutile turpiloquio. La narrazione poi cattura il lettore che intraprende il viaggio, o meglio, i viaggi (quello fisico e quello interiore) accompagnato dall’autore e accompagnandosi ad esso con il desiderio talora di interloquire. L’autore afferma con decisione le proprie opinioni di cui si coglie il travaglio ma, forse proprio in virtù della lingua, si avverte che c’è spazio per altre idee, con cui confrontarsi, per capire e capirsi. Questo perché si avverte che è un testo “sincero”, uno spazio libero del pensiero. L’autore invita il lettore a ripercorrere il viaggio della propria vita, riflettendo sugli incontri che ne hanno accompagnato lo scorrere e tracciato la via, per non perdere la memoria di coloro che ci hanno aiutato nelle difficoltà, che certo per l’autore non sono state poche: ne emergono però forza, coraggio e curiosità e forse desiderio di altri viaggi, anche se solo interiori. Un invito a tutti noi: grazie.
Laura –
Una lettura affascinante, piacevole e scorrevole. Sono affrontati temi importanti descritti con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti.
Suscita empatia e coinvolge il lettore dalla prima all’ultima riga pur trattando argomenti delicati e sensibili.
Cinzia Strukul –
Una storia che descrive situazioni, sensazioni e sentimenti in un modo che senti anche tuoi…ed i riferimenti ai luoghi che l’autore descrive ti portano alla curiosità di visitarli. Ĺa scrittura è scorrevole e le situazioni descritte ti conducono alla volontà di scoprire come va a finire…
Giulia turato –
La cosa che colpisce di più è la bellezza della lingua. L’uso dei tempi verbali, che inizialmente può confondere, in realtà è una magistrale resa dei tempi dell’anima, che non sono né quelli dell’orologio nè quelli della grammatica. L’uso poi della parola trasforma eventi semplici, che in un modo o in un altro tutti noi abbiamo esperito, in eventi carichi di suspense e di straordinaria umanità. La bellezza di questo libro è poi concentrata nella leggerezza con cui vengono affrontati temi potenti come disabilità, fede, omosessualità, famiglia e intolleranza, così come li viviamo e li incontriamo nella vita, senza retorica e senza inutile filosofia spicciola. Direi che il messaggio più importante è che dovrebbe farci riflettere come fosse un dono è che l’amore è una cosa semplice.
Tiziana –
Con una prosa chiara, precisa, scorrevole l’ autore raccontando un viaggio ci avvicina a tematiche importanti e argomenti di varia e profonda natura che spesso si affrontano nella vita quotidiana e ci fanno riflettere .Una storia raccontata con semplicità ma che ci avvicina alla sensibilità non comune di chi scrive. Gli affetti, le piccole gioie della vita quotidiana a sostegno delle problematiche spesso crudeli che la vita offre raccontate con sensibilità e delicatezza.
Gabriela –
Bello. Piacevole, ben scritto.
Così tanto immersivo che mi sembrava di essere anche io protagonista della storia e, di riflesso, mi sentivo un'”intrusa” dentro la vita dell’autore.
Un inno alla famiglia e alla tenacia di vita.
Penso sia un libro che tutti (tutti!) dovrebbero leggere, in quanto rivela che un filo sottile divide la disabilità e non-disabilità, perchè la differenza sta solo nella forza di volontà e nel credere in se stessi.
Clara Monesi –
Diario di una conquista è la storia di un lungo viaggio attraverso l’Europa, svolto in occasione di un lutto. Il protagonista del racconto ritorna ancora una volta alla famiglia d’origine e ai rapporti complessi che ad essa lo legano. Ma il viaggio è soprattutto un confronto con il proprio essere, con i problemi che si porta appresso come inevitabile bagaglio: la disabilità fisica, la solitudine, il dolore… Eppure alla fine di quel percorso faticoso si apre uno spiraglio di luce che aiuta ad affrontare il cammino di ogni giorno. E chi legge il libro rimane incollato vicino all’autore, divide con lui ogni momento di quel viaggio, si interroga sulla vita, si smarrisce e ritorna a ritrovare il filo importante nella matassa aggrovigliata.
Patrizia Scarso –
E’ un libro che “conquista” pagina dopo pagina , con uno stile semplice ma mai banale e dove si percepisce l’estrema “cura “nella scelta delle parole. Il lettore si trova gradualmente coinvolto in tematiche importanti con tutto il loro pathos esistenziale e che suscitano riflessioni , interrogativi , domande. Colpisce il coraggio dell’autore di “mettersi in gioco” anche rivelando parti di sè, non sempre facili, lasciando però intravedere la speranza. Un libro di Coraggio e Speranza.
Roberto Pertile –
Un libro intimo, “gentile”, un acquerello sui sentimenti umani. L’autore, con occhio attento e grande sensibilità, attraverso un viaggio verso le sue origini, ci porta a percorrere un viaggio dentro la nostra anima. Il suo dolore, le difficoltà, le incertezze così come la determinazione e i punti fermi del suo pensiero, attraversano gli avvenimenti del racconto accompagnando il lettore verso gli interrogativi importanti dell’esistenza.
Raffaella –
Un bel libro, la scrittura è scorrevole, si legge con piacere.
Un racconto attraverso cui l’autore fa affiorare le sue emozioni profonde, gli affetti, i vissuti fatti anche di disagio e rivincita, di interrogativi su tematiche sociali, sul senso della vita ed altro ancora, lasciando al lettore molti spunti di riflessione.
Patrizia Ingenito –
Si può viaggiare attraversando paesi e incontrando persone e culture diverse, si può viaggiare con la fantasia e si può intraprendere un viaggio dentro noi stesse e noi stessi. Il libro di Lorenzo Bertani parte dal ritorno da un viaggio in Iran, terra lontana e affascinante, e ci prende per mano delicatamente per farci scoprire il percorso di crescita personale del protagonista. Attraverso il racconto di momenti dolorosi e felici, l’io narrante ci mostra come il confronto con ciò che è altra /altro da noi può arricchire la vita di ognuna/ognuno nel rispetto delle differenze e anche delle personali difficoltà. Un messaggio prezioso specialmente i questi tempi un po’ incerti e inquietanti che stiamo vivendo.
Manuel B –
È un libro che mi ha sorpreso per la sua scorrevolezza, la dolcezza e la sensibilità che sboccia da ogni pagina letta.Fantastica la capacità di tenerti incollato alla lettura, non ho trovato momenti in cui la lettura sia diventata poco scorrevole, anzi l’ho letto tutto d’un fiato, curioso di arrivare alla fine del viaggio e del libro.
Daniele –
Un racconto dolce e amaro che pone i sentimenti e il riconoscimento dell’altro tra le cose importanti per dare ulteriore significato alla vita. Tra le righe del libro i pensieri del protagonista fanno riflettere anche chi lo sta leggendo e un po’ di quella riflessione potrebbe continuare anche a libro finito. Una piacevole lettura, diretta e al tempo stesso carica di concetti su alcuni temi che non riporterò per non raccontare nulla a chi deve ancora leggerlo.
Susanna –
Attraverso la lettura di questo libro ho scoperto una parte di vita di Lorenzo che non conoscevo, ne sono rimasta affascinata per la semplicità con cui ha descritto un lutto che lo ha colpito e il viaggio intrapreso per raggiungere la famiglia. Un viaggio che mi ha coinvolta come fossi stata lì con lui. Lo consiglio vivamente!
Chiara –
Il protagonista della storia scrive il diario di un pezzetto di vicende significative della sua vita, in cui ritroviamo alcuni temi come: il viaggio (come confronto culturale, scoperta, avventura, come metafora del cammino esistenziale), la cura (delle parole e delle relazioni), le emozioni e i sentimenti (con le passioni, le difficoltà e le fatiche che si portano dietro), le costruzioni relazionali generative e rigenerative, gli affetti e i legami. Il “Diario di una conquista” è il racconto della capacità di esserci, di stare nella complessità e di scegliere di combattere ogni giorno le sfide della vita; scritto con una prosa pulita, intima, che narra senza reticenze, semplicemente profonda, a tratti ironica e divertente. Da leggere!
Claudia gamba –
L’autore lo conosco da anni, mi lega a lui un’amicizia vera, condivisa con mio marito, mancato purtroppo tempo fa. Abbiamo vissuto molte esperienze insieme ed ho divorato in un giorno il romanzo, trovandomi in quest’avventura nuovamente al suo fianco, con i suoi problemi, la sua intelligenza e pacatezza. Ho provato, vivendo quest’esperienza sia tristezza che felicità, com’è la vita del resto e il libro mi è molto piaciuto, anche per la sua scorrevolezza. Grazie Lorenzo.
Graziella Arpa –
Leggendo il libro spesso ho immaginato di trovarmi nei luoghi dai lui descritti. Alcune volte mi è sembrato di sentire Lorenzo con la sua voce e le sue frasi. Ha descritto semtimenti e sensazioni con una semplicità di linguaggio, con tanta delicatezza ha trasmesso a noi lettori pillole di saggezza. Bravo Lorenzo, hai conquistato l’anima di noi lettori.
Mariagrazia –
La lettura di questo libro ha avuto la capacità di vivere con lo scrittore le sue emozioni e sensazioni, le parole sono scorrevoli e piacevoli, si trova sempre un motivo per continuare a leggerlo tutto d’un fiato. Mi ha emozionato moltissimo e lo suggerisco proprio per una maggiore consapevolezza nell’affrontare la quotidianità. Tanti complimenti a Lorenzo
Maria Antonietta Ferro –
Più che diario di una conquista definirei il libro di Lorenzo “viaggio nei labirinti delle anime”: della sua in primo luogo e in quelle dei personaggi che lo affiancano nella storia che ci racconta. La profonda sensibilità dell’autore emerge dalle pagine scritte con stile scorrevole e limpido.
Fabio TURATO –
Libro molto coinvolgente. Una bella scrittura. Un libro che stimola la riflessione su temi importanti, l’amicizia, la solitudine,la disabilità, la fede, l’importanza dell’amore accogliente della famiglia. Un libro che ti tiene incollato fino all’ultima parola e una volta terminato ti dispiace, vorresti continuare a leggere altre esperienze e pensieri dell’autore.Un libro che tiene compagnia anche con momenti di leggerezza. Aspettiamo il seguito.
Gianni Ragusa –
Una storia avvincente, scritta molto bene dall’autore che si legge tutto di un fiato
In un’altalena di sentimenti e avventure sembra di viaggiare assieme al protagonista, sei catturato senza via di scampo dalla dedica in prima pagina all’ultima riga.
un libro che consiglierei a tutti
L’opera presenta una selezione delle poesie scritte dall’autore negli ultimi trent’anni. Un viaggio che si snoda attraverso molteplici esperienze vissute in una costante tensione “all’oltre”. Suggestioni e pensieri si riverberanoRead More
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“New York 1941. Forse non è un libro. È un viaggio attraverso lo specchio che inganna il lettore, conducendolo lungo una spirale fatta di suspense e continui colpi di scena, fino aRead More
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PrimiDieci, dieci brevi biografie, dieci incontri, dieci interviste per raccontare l’esperienza straordinaria degli italiani attualmente di maggior successo nel mondo. Una fortunata iniziativa editoriale nata due anni fa negli StatiRead More
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Stefano Lissandron –
Lettura piacevole e coinvolgente. Scorrevole e fluida la narrazione. Conoscendo personalmente l’autore da molti anni, ho ritrovato vecchi ricordi vissuti assieme e nuove situazioni a me sconosciute. Per chi ama fare un viaggio malinconico ma istruttivo.
Marina –
Un viaggio avvolgente e coinvolgente in un cammino di solitudine, intensi affetti e malinconia, agitato da colpi di scena ma, al contempo, da profonde riflessioni a cui non ci si può sottrarre.
Scrittura disinvolta, accattivante e buona padronanza della lingua italiana. Ne consiglio la lettura a chi cerca e … non teme quel che può trovare in se stesso. Complimenti.
Stefano Lissandron –
Una lettura piacevole e coinvolgente quando in gioco ci sono i sentimenti più intimi. Conoscendo l’autore, mi sono ritrovato in alcuni aneddoti. Altri invece erano a me sconosciuti. Per chi ama fare un viaggio malinconico ma con elementi di curiosità della natura umana.
MIRTO MOZZON –
Ho letto tutto d’un fiato il libro “Diario di una conquista” di Lorenzo Bertani. ll libro e’ molto piacevole da leggere perché conduce il lettore a voler conoscere, quasi aspettando con ansia, quello che verrà descritto nella pagina seguente: è molto appassionante e non ti lascia un attimo di pausa nella lettura. La storia è avvincente ma non riguarda propriamente la descrizione del viaggio, anche se accuratamente dettagliata; le cose migliori di questo libro sono i messaggi che Lorenzo invia a tutti noi in maniera molto elegante e di cui ognuno di noi dovrebbe farne tesoro e trasmettere a sua volta agli altri. Fabrizio de Andrè, una volta, in una intervista ad un giornalista disse che nelle sue canzoni aveva affrontato tantissimi temi di carattere sociale come la guerra, la solitudine, la diseguaglianza delle razze etc. ma osservando il corso della storia si era accorto che tutto quello che aveva scritto non era servito a nulla. Io spero, invece, che Lorenzo con questo libro riesca a renderci un po’ meglio di come siamo.
Mirto Mozzon
Anuska Meneghello –
Il tema della disabilità non mi appare il tratto dominante del romanzo; più che “Diario di una conquista” lo definirei “Diario di un sognatore”, dove memorie, ideali, analisi geopolitica ed antropologica del presente si fondono. Trattandosi di una opera prima, colpisce e stupisce la cura e la bellezza della scrittura.
Roberta Bertani –
Ciò che colpisce alla lettura delle prime pagine è la lingua, estremamente curata e attenta, pur con toni sommessi, senza eccessi verbali o inutile turpiloquio. La narrazione poi cattura il lettore che intraprende il viaggio, o meglio, i viaggi (quello fisico e quello interiore) accompagnato dall’autore e accompagnandosi ad esso con il desiderio talora di interloquire. L’autore afferma con decisione le proprie opinioni di cui si coglie il travaglio ma, forse proprio in virtù della lingua, si avverte che c’è spazio per altre idee, con cui confrontarsi, per capire e capirsi. Questo perché si avverte che è un testo “sincero”, uno spazio libero del pensiero. L’autore invita il lettore a ripercorrere il viaggio della propria vita, riflettendo sugli incontri che ne hanno accompagnato lo scorrere e tracciato la via, per non perdere la memoria di coloro che ci hanno aiutato nelle difficoltà, che certo per l’autore non sono state poche: ne emergono però forza, coraggio e curiosità e forse desiderio di altri viaggi, anche se solo interiori. Un invito a tutti noi: grazie.
Laura –
Una lettura affascinante, piacevole e scorrevole. Sono affrontati temi importanti descritti con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti.
Suscita empatia e coinvolge il lettore dalla prima all’ultima riga pur trattando argomenti delicati e sensibili.
Cinzia Strukul –
Una storia che descrive situazioni, sensazioni e sentimenti in un modo che senti anche tuoi…ed i riferimenti ai luoghi che l’autore descrive ti portano alla curiosità di visitarli. Ĺa scrittura è scorrevole e le situazioni descritte ti conducono alla volontà di scoprire come va a finire…
Giulia turato –
La cosa che colpisce di più è la bellezza della lingua. L’uso dei tempi verbali, che inizialmente può confondere, in realtà è una magistrale resa dei tempi dell’anima, che non sono né quelli dell’orologio nè quelli della grammatica. L’uso poi della parola trasforma eventi semplici, che in un modo o in un altro tutti noi abbiamo esperito, in eventi carichi di suspense e di straordinaria umanità. La bellezza di questo libro è poi concentrata nella leggerezza con cui vengono affrontati temi potenti come disabilità, fede, omosessualità, famiglia e intolleranza, così come li viviamo e li incontriamo nella vita, senza retorica e senza inutile filosofia spicciola. Direi che il messaggio più importante è che dovrebbe farci riflettere come fosse un dono è che l’amore è una cosa semplice.
Tiziana –
Con una prosa chiara, precisa, scorrevole l’ autore raccontando un viaggio ci avvicina a tematiche importanti e argomenti di varia e profonda natura che spesso si affrontano nella vita quotidiana e ci fanno riflettere .Una storia raccontata con semplicità ma che ci avvicina alla sensibilità non comune di chi scrive. Gli affetti, le piccole gioie della vita quotidiana a sostegno delle problematiche spesso crudeli che la vita offre raccontate con sensibilità e delicatezza.
Gabriela –
Bello. Piacevole, ben scritto.
Così tanto immersivo che mi sembrava di essere anche io protagonista della storia e, di riflesso, mi sentivo un'”intrusa” dentro la vita dell’autore.
Un inno alla famiglia e alla tenacia di vita.
Penso sia un libro che tutti (tutti!) dovrebbero leggere, in quanto rivela che un filo sottile divide la disabilità e non-disabilità, perchè la differenza sta solo nella forza di volontà e nel credere in se stessi.
Clara Monesi –
Diario di una conquista è la storia di un lungo viaggio attraverso l’Europa, svolto in occasione di un lutto. Il protagonista del racconto ritorna ancora una volta alla famiglia d’origine e ai rapporti complessi che ad essa lo legano. Ma il viaggio è soprattutto un confronto con il proprio essere, con i problemi che si porta appresso come inevitabile bagaglio: la disabilità fisica, la solitudine, il dolore… Eppure alla fine di quel percorso faticoso si apre uno spiraglio di luce che aiuta ad affrontare il cammino di ogni giorno. E chi legge il libro rimane incollato vicino all’autore, divide con lui ogni momento di quel viaggio, si interroga sulla vita, si smarrisce e ritorna a ritrovare il filo importante nella matassa aggrovigliata.
Patrizia Scarso –
E’ un libro che “conquista” pagina dopo pagina , con uno stile semplice ma mai banale e dove si percepisce l’estrema “cura “nella scelta delle parole. Il lettore si trova gradualmente coinvolto in tematiche importanti con tutto il loro pathos esistenziale e che suscitano riflessioni , interrogativi , domande. Colpisce il coraggio dell’autore di “mettersi in gioco” anche rivelando parti di sè, non sempre facili, lasciando però intravedere la speranza. Un libro di Coraggio e Speranza.
Roberto Pertile –
Un libro intimo, “gentile”, un acquerello sui sentimenti umani. L’autore, con occhio attento e grande sensibilità, attraverso un viaggio verso le sue origini, ci porta a percorrere un viaggio dentro la nostra anima. Il suo dolore, le difficoltà, le incertezze così come la determinazione e i punti fermi del suo pensiero, attraversano gli avvenimenti del racconto accompagnando il lettore verso gli interrogativi importanti dell’esistenza.
Raffaella –
Un bel libro, la scrittura è scorrevole, si legge con piacere.
Un racconto attraverso cui l’autore fa affiorare le sue emozioni profonde, gli affetti, i vissuti fatti anche di disagio e rivincita, di interrogativi su tematiche sociali, sul senso della vita ed altro ancora, lasciando al lettore molti spunti di riflessione.
Patrizia Ingenito –
Si può viaggiare attraversando paesi e incontrando persone e culture diverse, si può viaggiare con la fantasia e si può intraprendere un viaggio dentro noi stesse e noi stessi. Il libro di Lorenzo Bertani parte dal ritorno da un viaggio in Iran, terra lontana e affascinante, e ci prende per mano delicatamente per farci scoprire il percorso di crescita personale del protagonista. Attraverso il racconto di momenti dolorosi e felici, l’io narrante ci mostra come il confronto con ciò che è altra /altro da noi può arricchire la vita di ognuna/ognuno nel rispetto delle differenze e anche delle personali difficoltà. Un messaggio prezioso specialmente i questi tempi un po’ incerti e inquietanti che stiamo vivendo.
Manuel B –
È un libro che mi ha sorpreso per la sua scorrevolezza, la dolcezza e la sensibilità che sboccia da ogni pagina letta.Fantastica la capacità di tenerti incollato alla lettura, non ho trovato momenti in cui la lettura sia diventata poco scorrevole, anzi l’ho letto tutto d’un fiato, curioso di arrivare alla fine del viaggio e del libro.
Daniele –
Un racconto dolce e amaro che pone i sentimenti e il riconoscimento dell’altro tra le cose importanti per dare ulteriore significato alla vita. Tra le righe del libro i pensieri del protagonista fanno riflettere anche chi lo sta leggendo e un po’ di quella riflessione potrebbe continuare anche a libro finito. Una piacevole lettura, diretta e al tempo stesso carica di concetti su alcuni temi che non riporterò per non raccontare nulla a chi deve ancora leggerlo.
Susanna –
Attraverso la lettura di questo libro ho scoperto una parte di vita di Lorenzo che non conoscevo, ne sono rimasta affascinata per la semplicità con cui ha descritto un lutto che lo ha colpito e il viaggio intrapreso per raggiungere la famiglia. Un viaggio che mi ha coinvolta come fossi stata lì con lui. Lo consiglio vivamente!
Chiara –
Il protagonista della storia scrive il diario di un pezzetto di vicende significative della sua vita, in cui ritroviamo alcuni temi come: il viaggio (come confronto culturale, scoperta, avventura, come metafora del cammino esistenziale), la cura (delle parole e delle relazioni), le emozioni e i sentimenti (con le passioni, le difficoltà e le fatiche che si portano dietro), le costruzioni relazionali generative e rigenerative, gli affetti e i legami. Il “Diario di una conquista” è il racconto della capacità di esserci, di stare nella complessità e di scegliere di combattere ogni giorno le sfide della vita; scritto con una prosa pulita, intima, che narra senza reticenze, semplicemente profonda, a tratti ironica e divertente. Da leggere!
Claudia gamba –
L’autore lo conosco da anni, mi lega a lui un’amicizia vera, condivisa con mio marito, mancato purtroppo tempo fa. Abbiamo vissuto molte esperienze insieme ed ho divorato in un giorno il romanzo, trovandomi in quest’avventura nuovamente al suo fianco, con i suoi problemi, la sua intelligenza e pacatezza. Ho provato, vivendo quest’esperienza sia tristezza che felicità, com’è la vita del resto e il libro mi è molto piaciuto, anche per la sua scorrevolezza. Grazie Lorenzo.
Graziella Arpa –
Leggendo il libro spesso ho immaginato di trovarmi nei luoghi dai lui descritti. Alcune volte mi è sembrato di sentire Lorenzo con la sua voce e le sue frasi. Ha descritto semtimenti e sensazioni con una semplicità di linguaggio, con tanta delicatezza ha trasmesso a noi lettori pillole di saggezza. Bravo Lorenzo, hai conquistato l’anima di noi lettori.
Mariagrazia –
La lettura di questo libro ha avuto la capacità di vivere con lo scrittore le sue emozioni e sensazioni, le parole sono scorrevoli e piacevoli, si trova sempre un motivo per continuare a leggerlo tutto d’un fiato. Mi ha emozionato moltissimo e lo suggerisco proprio per una maggiore consapevolezza nell’affrontare la quotidianità. Tanti complimenti a Lorenzo
Maria Antonietta Ferro –
Più che diario di una conquista definirei il libro di Lorenzo “viaggio nei labirinti delle anime”: della sua in primo luogo e in quelle dei personaggi che lo affiancano nella storia che ci racconta. La profonda sensibilità dell’autore emerge dalle pagine scritte con stile scorrevole e limpido.
Fabio TURATO –
Libro molto coinvolgente. Una bella scrittura. Un libro che stimola la riflessione su temi importanti, l’amicizia, la solitudine,la disabilità, la fede, l’importanza dell’amore accogliente della famiglia. Un libro che ti tiene incollato fino all’ultima parola e una volta terminato ti dispiace, vorresti continuare a leggere altre esperienze e pensieri dell’autore.Un libro che tiene compagnia anche con momenti di leggerezza. Aspettiamo il seguito.
Gianni Ragusa –
Una storia avvincente, scritta molto bene dall’autore che si legge tutto di un fiato
In un’altalena di sentimenti e avventure sembra di viaggiare assieme al protagonista, sei catturato senza via di scampo dalla dedica in prima pagina all’ultima riga.
un libro che consiglierei a tutti