Giuseppe Benvenuto ha nel nome la sua sorte. Sin dall’infanzia deve superare molte difficoltà, ma ovunque vada è accolto bene. Soprattutto, Giuseppe riesce a rendere i suoi problemi delle opportunità da cui nasceranno un’impresa e una famiglia. Dopo aver appreso l’arte bianca presso l’azienda di pasticceria Bagatti&Merano, va a Bombay per aprire la sede indiana dell’azienda. Le cose non vanno proprio come programmato, ma Giuseppe resta comunque lì, diventando un imprenditore di successo in un Paese immenso, bello e complicato.
Lanfranco Vado ci racconta le vicissitudini del suo antenato, facendoci affezionare e appassionare alla sua vita, alla sua famiglia. L’autore offre inoltre un modesto ma importante contributo alla memoria storica di quel periodo in cui la nostra patria non mantenne le promesse fatte, condannando i propri figli all’emigrazione.
Lanfranco Vado è nato e vive a Cagliari. Laureato in Lettere e Filosofia con indirizzo socio-antropologico presso l’università della sua città, ha collaborato a una ricerca sul campo sulle Forme di cultura fra i giovani, a cura dell’etnologa Clara Gallini. Si è poi accostato agli studi artistici, perfezionandosi in Archeologia e Storia dell’Arte. Ha insegnato nelle scuole secondarie di primo e secondo grado fino alla pensione. Nel 2017 ha pubblicato, assieme a Mauro Pilleri, la raccolta Con Versi, Edizioni grafica del Parteolla. Negli ultimi anni si è “arreso” alla narrativa, con una prima antologia di racconti, Vecchie e nuove reticenze, BookSprint Edizioni 2021.
E la chiameremo Eugenia è il suo primo romanzo.
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