«…ora che sembravo aver compreso che forse per una buona ragione o per altre motivazioni era meglio tenere nascosta la mia vita.»
Non è possibile avvicinarsi a queste parole aspettandosi di trovare qualcosa di banalmente confezionato. Inizio, svolgimento, fine. Tutto qui? Niente di più sbagliato, quando a scrivere è Massimiliano Ferrante. La sua penna è inafferrabile, i segni che traccia sono spezzati, imprevedibili, complessi, ma allo stesso tempo sembrano sollevarsi, levitare oltre l’intreccio prestabilito dalle regole e delle regole, per innalzarsi al di sopra di esso. Ecco, quindi, che i suoi racconti s’incastonano su concetti filosofici e su strane dicotomie, su impressionanti giochi di chiaroscuro in cui la serietà asettica di un saggio sembra infilarsi a forza in una narrazione distante, creando strani arabeschi di senso e di letteratura. Antologia di una scusa è un’affascinante vicenda raccontata con uno stile che sembra prendersi libertà crescenti, conducendoci lentamente nel surreale, per avvicinarsi indefinitamente senza mai raggiungere quel punto in cui il criptico e il non-sense danzano insieme, ma senza mai toccarsi.
Massimiliano Ferrante è nato a Maratea il 20/10/1972 per poi trasferirsi a Trani con la famiglia. Ha conseguito una laurea in Scienze Politiche e attualmente è laureando in lettere a Bari.
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