Provate a stare senza corrente elettrica e senza gas; togliete dalle vostre case il frigorifero, il freezer, i vari frullatori, l’affettatrice, la lavastoviglie, la lavatrice; provate a procurarvi la legna e il carbone per cuocere i cibi; andate con la conca di rame sulla testa a prendere un po’ d’acqua, per i cosiddetti usi domestici e per bere, alla fonte lontana qualche chilometro. Provate ad andare a scuola a piedi a distanza di 7/8 chilometri e di fare il percorso magari sotto l’imperversare del tempo cattivo, il cosiddetto “tempo da lupi”; provate, provate anche soltanto con l’immaginazione, e poi datemi risposta e dite addio anche alla radio, al televisore al computer ai videogiochi, allo smartphone.»
Immaginate un mondo in cui l’elettricità non esiste, in cui non c’è nessuna delle comodità a cui oggi siamo così abituati. Immaginate un mondo in cui una stretta di mano vale più di un contratto. Immaginate di essere bambini e di non avere niente per giocare, ma niente che vuol dire niente. Dopo un attimo di sgomento, tutto inizierà a parlarvi, anche una manciata di sassi. Vi guarderete intorno con occhi completamente nuovi, capaci di cogliere dettagli che fino ad un attimo fa non avreste mai notato. E vi renderete conto che c’è qualcosa di magico a cui non saprete dare un nome, ma per qualche motivo non vorrete perderlo. Ecco, la buona notizia è che, una volta vissuto quest’attimo di disorientamento, quella sensazione potrà rimanere con voi, se imparerete a cercarla. La cattiva notizia è che, purtroppo, quei tempi sono andati, e non c’è niente che si possa fare per farli ritornare. O meglio, qualcosa sì… basta leggere con attenzione queste pagine, tenendo il cuore tanto spalancato quanto gli occhi. Ecco come si fa a ritornare indietro nel tempo. Ecco come una biografia diventa un documento storico. Ecco una piccola perla salvata dall’oblio del tempo. Abbiatene cura
Franco Dragone è nato a Teramo nel 1930 in località Frondarola dove ha trascorso la sua infanzia, la sua fanciullezza. Dopo aver conseguito il diploma di geometra si trasferisce a Roma dove trova occupazione presso il nascente Ente per l’intervento straordinario nel Mezzogiorno. Colpito dalle bellezze del mare e dalla terra di Sardegna quando l’Ente inizia la realizzazione di importanti acquedotti vi si trasferisce. Tuttora, da pensionato, vive nell’hinterland di Sassari tra verdi e secolari uliveti che avvolgono la città.