La silloge di Fiorenza Fasoli Cascio si distingue per una poetica intensa e meditativa, che coniuga la profondità emotiva a una struttura lirica raffinata. Il linguaggio dell’autrice è capace di fondere armoniosamente la dimensione privata e intima con quella collettiva e universale, attraverso un uso della metrica che si adatta con naturalezza ai temi trattati. Il suo stile, caratterizzato da un linguaggio poetico ricco e vibrante, si muove tra il lirismo delle immagini e la drammatica intensità delle esperienze descritte, in cui il dolore e la bellezza convivono in un delicato equilibrio. Le poesie sono cariche di simbolismo, e il ritmo del verso segue con precisione la tensione emozionale che ogni componimento vuole trasmettere. L’autrice traccia un quadro apocalittico della perdita di valori e della guerra, utilizzando un linguaggio visionario che intensifica il senso di sconforto e desolazione.
Fiorenza Fasoli Cascio, nata a Firenze, vive a Padova, dove ha studiato e a 23 anni si è laureata in Fisica con una tesi sperimentale in Fisica Nucleare e dove ha insegnato per tutta la sua vita attiva nelle scuole superiori. Ha conseguito anche il Baccellierato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale con una tesi su Scienza e Fede. Da sempre ha associato gli interessi impegnativi per la speculazione scientifico-filosofica alla divagazione artistica, sia nell’ambito della musica sia in quello della pittura, partecipando anche a mostre in cui ha ottenuto riconoscimenti significativi, come pure in quello della poesia, dove in particolare ha trovato – e trova – posto l’espressione delle sue emozioni più profonde legate non solo alle esperienze di vita personali, ma anche al riflesso delle vicende umane come ci arrivano attraverso i mezzi di comunicazione e di cui diventiamo spettatori. Questa raccolta di poesie ne è testimonianza.
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