La vita di Emanuela è una vita in salita, costellata di violenze, dolori e terribili ingiustizie. Dopo un’infanzia fatta di povertà e privazioni, Emanuela trova la sua serenità in Italia e per alcuni anni prova a dimenticare la sofferenza del passato, almeno fino a quando non decide di tornare in Albania per ritrovare sua madre. Quel viaggio segnerà una svolta decisiva nella sua esistenza, perché al confine con la Croazia verrà arrestata ingiustamente e condannata a otto anni di detenzione.
La sua sarà una lotta per dimostrare di essere innocente, ma sarà anche l’occasione per trovare Dio e scoprire il progetto che ha immaginato per lei.
Emanuela Makaj nasce nel 1987 in un piccolo paesino balcanico, Lezhe. La sua vita è difficilissima sin dai primi anni d’infanzia, ma nonostante le sofferenze subite, non smette mai di aiutare il prossimo e impedire che altri patiscano il suo stesso dolore. La sua vera vita inizia quando Emanuela diventa madre, a soli 16 anni, a seguito di un matrimonio combinato. Si cimenta nella scrittura per condividere la sua storia e fare in modo che non ci siano altre donne a diventare madri e vedove in così tenera età.
La sua forza di credere in qualcosa di più grande – la sua fede in Dio – le ha salvato la vita e ha fatto sì che intraprendesse il suo lavoro nella sanità per aiutare i più fragili con la sua professione ma soprattutto con il cuore.
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