Cialu, un nome alquanto bizzarro come la bambina che lo porta. Incosciente, con la testa per aria, diversa da tutto e da tutti.
La sua passione preferita? Parlare col suo grande amico del cuore, Uni…e imparare a memoria centinaia, se non migliaia di nomi astrali e di costellazioni spaziali.
Proprio per questo suo modo di essere, sin da bambina, viene emarginata dai suoi compagni di scuola e persino la sua famiglia, in cui lei vorrebbe trovare appoggio, non la considera. Poi in un giorno qualsiasi uno strano esserino, Idrogeno, si presenterà nella sua camera, trasportandola in un’altra dimensione per incontrare il suo migliore amico e angelo custode Universo.
Quella di Cialu sarà una missione speciale; dovrà attraversare tutto il sistema solare, esplorare gli otto pianeti, trovare le 8 emozioni positive che avrebbero poi cacciato a loro volta le 8 emozioni negative. Solo portando a termine questa incredibile avventura Cialu avrà la possibilità di essere finalmente felice. Un viaggio immaginario, certo, ma un viaggio soprattutto interiore, perché ognuno di noi, ad un certo punto della vita, ha bisogno di ritrovare la propria essenza più intima, ripulire l’anima dalle emozioni negative per farsi irradiare dalla felicità.
Lucia Calaon ha 25 anni e vive nella provincia di Padova. È diplomata in Biotecnologie Ambientali e laureata nella magistrale a ciclo unico “Chimica e Tecnologie Farmaceutiche”. La sua vita, negli ultimi 9 anni non è stata così semplice: a partire dall’amenorrea; la sindrome dell’ovaio policistico; le crisi di ansia; la celiachia, la sua osteoporosi grave e i dolori muscolari che la logorano ogni istante. Tutto incurabile, forse? “Penso che questa storia possa essere la chiave di lettura per tutte quelle persone che, come me, si sono ritrovate afflitte dalla vita ma che hanno saputo ritrovare sé stessi alzando gli occhi al cielo. Perché come diceva il grande Stephen Hawking (1942-2018): “Per quanto la vita possa sembrare difficile, c’è sempre qualcosa che potete fare e qualcosa in cui potete eccellere. L’importante è non arrendersi”.
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