La tempesta benevola è la storia di Aga, bambina cresciuta nella Polonia degli anni Ottanta che fin da piccola impara a stare un passo indietro per non attirare le ire degli adulti. Una madre incapace di donare amore, un patrigno che, alle soglie dell’età adulta, sceglie per lei il futuro: lasciare la sua terra e trasferirsi a lavorare in Italia. Lo smarrimento iniziale, il dolore per i sogni infranti lasciano pian piano spazio alla consapevolezza che quella vita, in fondo, è un dono inaspettato del destino. Invisibile e silenziosa, guidata dal proprio istinto, la protagonista riuscirà a proiettarsi al di là del dolore antico, scoprendo attraverso l’incontro con l’amore vero cosa significhi essere amata. Un uomo speciale e la maternità sembrano rimettere a posto le cose, sanare i conflitti emotivi riflesso di una famiglia d’origine che non è stata in grado di donarle affetto, ma l’ennesima prova è lì ad attenderla, trascinandola stavolta nel baratro. La determinazione e la forza, l’attaccamento alla vita saranno gli strumenti per giungere alla salvezza. Aga si lascerà attraversare dalle emozioni più intense per scoprire che, soltanto affrontandole, esse potranno guidarla verso la rinascita. Un’esistenza travagliata, fatta di solitudine, affetto negato, violenza e lutti d’improvviso viene rischiarata dalla luce di una consapevolezza: niente e nessuno cancellerà il passato, responsabile di avere reso l’autrice la donna fiera e orgogliosa che si dona intimamente in queste pagine, senza risparmiarsi.
Non arrendersi mai, nel modo che possiamo, è il messaggio che l’autrice vuole donare al lettore, guidato sapientemente da una scrittura schietta e a tratti forte. Chi legge è chiamato a riflettere, scosso da una tempesta che, come recita il titolo, vuole essere benevola, ossia condurre a un pensiero attivo, che diviene agire, e mai alla distruzione.
Mi piace pensare a me come a una tempesta che semina riflessione e non distruzione, che spinge a lottare per la salvezza e non verso le rinunce, l’abbandono della fiducia in qualcosa di bello. […] Lasciatevi sconvolgere dai miei eventi, piangete e infine sorridete con me, tenendo a mente il regalo più importante che la mia testimonianza intende donarvi: ricordarsi che si sopravvive, sempre.
Aga Rafa lavora e vive in Italia con il marito e i due figli. La tempesta benevola è il suo libro d’esordio.
Francesco Bruno –
Ci vuole coraggio, signori, nel narrare, così apertamente la propria vita. Ci vuole coraggio nel raccontare gli eventi che, in noi stessi, generano turbinosi cambiamenti. Ci vuole coraggio nel far entrare, dei perfetti sconosciuti, nel proprio intimo.
E’ ciò che ha fatto Aga, una donna che, vive in prima persona quelle che sono le conseguenze della caduta del Comunismo in quella che oramai, era l’Europa del secolo passato. Eventi che, nella memoria dell’istante di cui la nostra società si nutre, sembrano essere oramai sopiti ma che, hanno conseguenze ancora oggi ed hanno plasmato un pezzo importante della nostra società. Una storia di vita che cerca di trasmettere l’importanza del cambiamento e la volontà di sopravvivere a condizioni di vita che sembrano presenti solo nei programmi televisivi e, di conseguenza, lontani da noi. Ma che in realtà hanno prodotto ciò che siamo ancora oggi e ci insegnano che l’integrazione può essere l’unico strumento per rendere le nostre vite migliori.
Grazie ancora Aga.
Susi –
E un bellissimo libro di forza coraggio resilienza e tanta generosità.
Grazie ad Aga per aver condiviso la tua vita con noi
Sara –
Un libro che mi ha fatto riflettere !
Grazie Aga per esserti aperta, raccontando la tua storia di vita, di sofferenza, di coraggio, di amore, di legami, di amicizia, e tanto tanto altro.
Cristiana fabbri –
Un bellissimo libro scritto bene,una storia di vita che ci fa riflettere sulle difficoltà nascoste di molte persone, sicuramente un invito a condividere con coraggio le difficoltà per crescere e migliorare se stessi perché insieme si è più forti. Grazie.
Alessandra –
È un libro che mi ha appassionato fin dall’inizio,scritto molto bene e in modo semplice,molto empatico e realistico,conoscendo di persona l’autrice ,si capisce che è lei che scrive col suo modo raffinato e sensibile,lo consiglio vivamente.
Gianluca –
Ottimo libro