IL RACCONTO SENZA TEMPO, SUI GRANDI TEMI DELL’UMANITÀ, NATO DAL DIALOGO TRA UN NARRATORE DI FAVOLE E UNA GRANDE POETESSA
Il lettore che si accinge a leggere queste favole commentate da me non rimanga disorientato:ho soltanto voluto mostrare di ognuna l’altra faccia, l’angolatura remota che è punto di vista del poeta, che rifugge la logica comune e porta alla luce ciò che altrimenti resterebbe nell’ombra. Buona lettura Alda Merini.
Sabatino Scia, l’autore, dà vita a una narrazione simbolica, a tratti filosofica, che riflette su alcune caratteristiche dell’umanità, seguito immediatamente dopo ogni favola dalla luminosa e intramontabile Alda Merini. La poetessa, legata allo scrittore da un’amicizia di lunga data, commenta con tono amichevole e colloquiale le storie narrate, i personaggi e molteplici temi quali, per esempio, il potere, l’ingordigia, l’astuzia ma anche l’ingenuità, la poesia, la libertà, la follia. Ne deriva un’interessante narrazione adatta a tutti, adulti e bambini, senza limiti di età. Una raccolta di favole senza tempo e, soprattutto, il dialogo ricco e vivace tra due artisti, due cari amici che riflettono insieme sulla vita, la morte e l’umanità.
Alda Merini è nata a Milano nel 1931. Ha esordito giovanissima sotto la guida di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. Alla pubblicazione delle prime raccolte, tra cui La presenza di Orfeo che ebbe un grande successo di critica, seguirono anni di silenzio. Negli anni Novanta conobbe Sabatino Scia e nacque un’amicizia che proseguì fino alla sua morte.
Sabatino Scia, nato a Napoli, è autore di circa quattrocento favole, di romanzi e testi teatrali, pittore e scrittore eclettico; in linguaggio pittorico Sabatino mette in scena temi politici e fatti di storia facendo dire alla tela “cose che non vanno dimenticate”. Cinque delle sue opere si trovano al Museo “Memorial to Holodomor victims” di Kiev