Stralci di ricordi passati, legati alla famiglia e al lavoro, compongono questo libro dai toni autobiografici. È l’autore stesso a dichiarare la necessità di raccontarsi, che nasce a un certo punto della vita e che deve essere ascoltata.
E lo fa con leggerezza, con una scrittura fluviale e armoniosa che avvolge il lettore e lo trasporta in questo viaggio ricco di riflessioni sulla vita e sulle aspirazioni che ognuno di noi ha verso la realizzazione di un mondo migliore.
Izzam Ocirne nasce il 12 ottobre 1959 a Massa, un minuscolo capoluogo incastonato tra il mare e le montagne schiacciato dalla Versilia e dalla Lunigiana. Consegue il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri e lavora nell’azienda di famiglia. Il 1983 è l’anno del matrimonio, a cui seguono tre figli maschi. Nel 2000 apre un magazzino edile nella vicina Montignoso, all’inizio del 2006 passa la conduzione al primogenito e, quasi come un presagio, l’8 agosto dello stesso anno subisce un grave incidente che lo costringerà quasi per un anno lontano dal mondo del lavoro. Questo evento drammatico riuscirà però a far tornare alla vita la moglie caduta in una grave depressione causata dalla morte della mamma avvenuta nell’anno precedente e porterà alla nascita di un progetto per ampliare la ditta. Sempre alla ricerca di nuove realtà per creare lavoro ai figli, intraprende l’attività di rivendita di prodotti per l’esterno e in seguito si dedica alla produzione di birra artigianale.
Nella primavera del 2020 accetta la scommessa di scrivere un libro e inizia la sua ultima sfida con se stesso.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.