Partimmo con l’amaro in bocca ma le giornate in Romania ci fecero bene, a me soprattutto. Tornare nei luoghi dove sono nata e cresciuta è sempre stato, e sempre sarà, come tornare alle radici, dove ogni cosa ricorda un evento, un’emozione, e dove il sole ha una luce più calda e le nuvole prendono la forma dei tuoi sogni.
Nella Romania comunista del dittatore Nicolae Ceaușescu la vita di tutti i cittadini è programmata e definita nei minimi dettagli, come l’educazione scolastica o il tipo di casa in cui le famiglie possono vivere; ma anche i sogni e le aspirazioni, nonché l’immaginazione del singolo individuo vengono influenzati da uno schema di indirizzo della società indiscutibile e, all’apparenza, intoccabile. Ma così non è per la giovane Laura, una ragazza studiosa, brillante, che gioca a pallacanestro e che soprattutto è dotata di spirito critico, un’indomabile curiosità e nessuna disponibilità a sottomettersi agli uomini violenti che sono la rappresentazione conforme della subdola ma tangibile dittatura in cui è cresciuta. Quando nel 1989 scoppia finalmente la scintilla della libertà, Laura si unisce coraggiosamente alla Rivoluzione e, motivata dall’orgogliosa e ancora più audace mamma Despina, partecipa attivamente al percorso di liberazione e costruzione democratica della Romania, cominciando a percorrere la travagliata salita, non priva di altre insidie e pericoli, che la porterà a definire il suo futuro, la sua professione e la sua famiglia nella sua nuova casa: l’Italia.
Laura Ferentzi è nata a Timisoara, in Romania, nel 1968. Giocatrice professionista di basket e laureata in ingegneria chimica, ha partecipato attivamente alla rivoluzione romena del 1989 che ha portato alla fine del regime dittatoriale di Ceauşescu. A seguito del grande caos che investe il suo Paese, si trasferisce in Italia, dove riprende la carriera di cestista e comincia un’attività professionale nel settore chimico-tessile. Trova finalmente l’amore della sua vita, con cui costruisce pian piano una famiglia a Pacentro, un bel paesino immerso nella pace.
Laura è il suo primo libro.
Marco –
Ok, sono collega di Laura e ormai ci consideriamo amici. Quindi il mio giudizio è sicuramente ‘viziato’…
Ma grazie a Laura ho fatto un bellissimo viaggio.
Una storia di amori, di rivoluzione, di libertà, di coraggio, di mondi diversi, di speranza e di ispirazione.
È confermo, questa è Laura. Autentica al 100% in tutta la sua esuberanza e fragilità.
Un libro che insegna a vivere intensamente, a non avere mai paura, e che davvero le vie del Signore sono infinite e Laura ne è una delle testimone più degne…
Sabina –
Cara Lauretta, è così che mi piace chiamarti ☺️ perché tu sei stata la persona che più di tutti mi ha fatto sentire a casa quando sono arrivata in Pantex, ed ora ancor di più comprendo da dove proviene la tua disponibilità e gentilezza nei miei confronti ❤️❤️❤️…Ho impiegato tre giorni e mezzo leggere il tuo libro solo per non togliere troppo tempo alla mia famiglia (visto che non capita spesso di stare solo noi tre in vacanza 😉), ho fatto difficoltà a chiuderlo e ogni momento è stato buono per leggere anche solo una pagina…la tua storia mi ha presa moltissimo, mi ha emozionato davvero tanto, sentimenti contrastanti, una vita piena di eventi belli, meno belli e per alcuni tratti davvero forti…mi sono emozionata ed ho pianto al capitolo di Francesca…quante emozioni in quelle parole 🥺🥺🥺….