La testimonianza di un passato che, mescolandosi al presente, ha condotto una figlia verso l’obiettivo di riportare alla luce quella moltitudine di ricordi legati al tema sociale della violenza domestica, infantile e psicologica. Un tentativo analitico, oltre che introspettivo, di guardare a tutto ciò che ha circondato una bambina, divenuta poi adolescente accanto alla propria madre. Qui si cela l’esempio di come, nel bel mezzo di un mare in tempesta, due mani tese possano fare la differenza. Una vita come tante, ma al tempo stesso differente, colma di lati oscuri e di ostacoli, che hanno dato origine ad una donna dalle infinite sfumature. Così, immergendosi fra i ricordi e rituffandosi in quel sollievo che due braccia hanno offerto quando tutto sembrava impossibile, ci si rincontra tra le pagine di un libro in cui si contrappongono tristezza e gioia… paura e coraggio… morte e vita. Ma questo è anche il racconto di una rinascita, oltre che un mezzo attraverso il quale si tenta di comunicare con l’anima, senza dimenticarsi delle proprie radici.
Alessia Pizzuti nasce il 23 marzo del 1983 nella città di Torino da due genitori giovanissimi. Prima di due figlie, si laurea in infermieristica seguendo l’istinto che la accompagna fin da piccola nel dedicarsi al prossimo. Sceglie di svelare gli aspetti più intimi e nascosti del suo passato, giungendo a fare i conti con la propria personalità odierna e tentando di lasciarsi alle spalle una preoccupazione che l’ha accompagnata per lungo tempo. Col suo racconto, apre al lettore la porta della stanza in cui, per anni, è stata indotta a mascherare ciò che rappresenta ancora oggi un tabù sociale, tanto esteso quanto purtroppo taciuto: un argomento spinoso, dai caratteri minacciosi, che l’ha indotta a riflettere su aspetti quali la vergogna, il timore e la dipendenza affettiva, che segnano profondamente la vita di molte altre persone. Questo è il suo tributo, nella ferma esortazione a dire basta a quel silenzio che rischia di soffocare l’estrema gravità intrinseca di un germe sociale troppo spesso obbligato a rimanere invisibile.
Graziano –
Una biografia straordinaria da legge e riflettere BRAVA ALESSIA❤
Sonnj –
Libro consigliatissimo! Scritto meravigliosamente, scorre fluido attraverso i flash back con un delicato equilibrio trattando un argomento serio ancora taboo in ogni società. Arriva in un momento storico importante in cui i movimenti contro abusi e violenza domestica si stanno muovendo. Sarà di aiuto sia per chi vuole comprendere sia, soprattutto, a chi sta vivendo il problema: da speranza indicando fortemente ad evitare il silenzio. Raro trovare una così bella penna. Complimenti all’autrice per il talento ma in particolare per il coraggio e la forza!
Eva Agostinelli –
Alessia racconta la sua storia con grande generosità, con rispetto e senza autocommiserazione, insegnandoci fin da subito una lezione di vita indimenticabile: qualunque cosa accada, si deve vivere fino in fondo ogni istante, anche il più intimamente doloroso ed amare la vita. Leggere Alessia mi ha emozionato nel profondo ed ha dato voce ad alcuni dei miei silenzi, permettendomi di liberare una parte di me dai miei stessi giudizi grazie al suo coraggio e alla sua onestà.
Mai retorico, mai banale, questo libro è un manifesto della forza femminile autentica, responsabile e non sbandierata. È un inno a cercare la luce. Grazie Alessia!
doriana –
Sono contenta di aver acquistato e letto questo libro.
Sono davvero grata ad Alessia e a tutte le donne come lei che si mettono in gioco così, scrivendo tra le pagine bianche di un libro, la loro storia, attraverso la quale si mettono a nudo davanti ad un mondo di lettori che stanno al sicuro nelle loro case ,magari assolutamente non consapevoli, fortunati loro, di ciò che puo’ significare la violenza domestica quotidiana che ragazze come la nostra Alessia subiscono, magari ergendo giudizi dal carattere quasi inquisitori verso queste scrittrici.
Giudizi che possono uccidere quanto le violenze domestiche stesse.
Giudizi che spesso provengono per denigrare queste persone, i loro dolori e le loro scelte, sottointendendo quasi di arrivare a meritarseli per via di chissà quale comportamento assunto in casa o perchè indicate come persone ribelli, infedeli o in cerca di visibilità.
Ebbene ammiro Alessia perchè il coraggio di affrontare il proprio dolore è dato per prima cosa dall’ammissione a se stesse che un qualche problema esiste, che la vita alla quale stiamo partecipando non rappresenta ciò che siamo..come accorgersi di fare parte di un quadro che non ci rappresenta e desiderare allora di uscirne.
Tutto sarebbe facile però, uscire da quel contesto e impegnarsi per crearne un altro migliore, più vicino al proprio essere…e allora perchè non viene fatto da tutti?
Forse, proprio quando si vivono quelle situazioni famigliari, cresci convinta che la vita sia così e che in fin dei conti è quello che ti meriti perchè sono proprio quei guidizi, di cui mi riferivo prima, a fartene convincere, specie se tante critiche e maledicenze giungono dai propri famigliari, mariti, genitori.
Si finisce a vivere quei disagi, ricevere violenze verbali o fisiche, come una normalità e ci si vergogna a fare capire al mondo esterno il proprio dolore, fingendo, mascherandosi come persone felici ..anche perchè il mondo là fuori è fatto di tanta apparente perfezione che casi come questi sono “miserevoli”.
Persone come Alessia, scrivendo queste meravigliose pagine di una storia agghiacciante, la sua, ma allo stesso tempo come quella di tante persone, si sono liberate da questi giudizi e hanno rifiutato di vivere al cospetto di questo demone chiamto violenza, denigrazione, giudizio, schiavitù per vivere un’altra vita. Ha insegnato a tutti noi che esiste una vita parallela, una nuova possibilità dove poter vivere e non sopravvivere. Ma bisogna essere forti, determinate e imparare ad amare dapprima se stesse come ogni essere umano di ogni genere, etnia, religione ed età merita.. e poi lanciarsi in questo buio di rinascita, di cambiamento e aspettare colmi di fede, perchè proprio nel buio più spaventoso del cambiamento, arriva sempre un raggio di luce che ci salva…e non saremo sole.
Grazie Alessia, tu ci stai insegnando questo, a reagire..anche per quelle donne, uomini o bambini che per qualsiasi motivo non credono di poterlo fare o che non possono ancora farlo; ma questo è solo un mio pensiero.