Il mondo della scuola è un argomento su cui si dibatte, in politica o nei salotti televisivi, riducendo spesso il discorso a una mera questione economica. Chi la vive dall’interno – studenti, insegnanti, personale ausiliario – sa bene che, a dispetto di tutte le difficoltà cui deve far fronte, la scuola è forse l’istituzione che sa meglio cogliere il cambiamento e più rapidamente vi si adegua. Il breve excursus che ci regala l’autrice – studentessa negli anni Ottanta e ora docente – dimostra quanto nel corso di appena quarant’anni l’approccio nei confronti dell’insegnamento si sia evoluto in una direzione che mette al centro del discorso l’alunno, un microuniverso fatto di bisogni, capacità e competenze, nei confronti del quale si ha l’enorme responsabilità di formare una coscienza di adulto. Lavorando con ragazzi in una fase delicata dell’età, studenti di scuola secondaria inferiore, l’autrice ha avuto modo di sperimentare vari metodi di insegnamento che, superando la lezione frontale, mirano a coinvolgere gli alunni con contenuti audiovisivi, a valorizzarne le abilità creative e interpersonali e a fornir loro la giusta competenza per ogni situazione.
Francesca Carlini è nata a Sarzana (SP) nel 1971. Dopo il diploma al Liceo linguistico e un anno di meditazione a Bruxelles, si iscrive alla facoltà di Lingue a Pisa; nel frattempo, incuriosita dal mondo informatico, prende il patentino sul DOS. Dopo la laurea svolge per qualche anno lavori di diverso tipo, fino ad approdare nel mondo della scuola come assistente tecnico, ruolo che ricopre per quindici anni. Abilitata TFA nel 2015/16, poco dopo passa di ruolo e inizia a insegnare in una scuola media di Carmagnola, dove attualmente è in servizio.
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