Carola Bruera svela la sua storia partendo dalla sua infanzia in Sardegna. Qui il mare le ispira riflessioni profonde; un’atmosfera intrisa di genuinità e mistero si diffonde in ogni scorcio dipinto dalla natura. Carola ama la sua terra, viverne le tradizioni, trascorrere il tempo con la nonna e le amiche, ma deve trasferirsi prima di terminare le scuole medie.
Per scelta dei genitori, si ritrova nella moderna Lignano Sabbiadoro e sperimenta le difficoltà di adattamento a un ambiente diverso, con una comunità meno coesa. Carola medita la fuga, ma poi viene avvolta dal calore di nuove amicizie e dall’amore di Stefano, l’uomo che colmerà il suo senso di solitudine e inadeguatezza. I due maturano insieme, si affermano nel lavoro e danno alla luce Anna e Francesco. Provano così le immense gioie e le ardue sfide dell’essere genitori, soprattutto prendendosi cura del secondogenito, un bimbo speciale.
È questo il racconto di una donna resiliente nel superare le avversità, nel conoscere a fondo la propria identità e nel riplasmare la propria visione del mondo. Con una scrittura sincera e toccante, l’autrice ci invoglia a trovare lo stimolo di abbracciare il futuro con ottimismo e determinazione, perché questo significa vivere appieno, da supereroi, pur nelle imperfezioni fisiologiche di noi esseri umani.
Carola – nome di battesimo Maria Carolina – nasce a Portoscuso il 14 settembre 1980 da mamma Giovanna e papà Paolo. Terza figlia, unica femmina, cresce in un ambiente familiare sano, ricco di amore. A tredici anni sbarca nel nuovo mondo, da dove inizia la sua storia.
M. Cristina P. –
“Profumo di casa” è una narrazione scorrevole, semplice e sincera di un vissuto di ricordi ed esperienze di grande caratura emotiva trascorsi tra la Sardegna e Lignano Sabbiadoro. Nella semplicità del racconto, trasmette la simpatia, la forza di volontà e il coraggio di una preadolescente divenuta donna “impavida supereroina”. Tra umane fatiche e difficoltà alternate a momenti di incontenibile gioia, quella “donna forte” ha compreso che, nonostante i suoi sogni si siano infranti, rimane il valore di un dono encomiabile: la gratitudine…
Grazie Carola!