L’invito di Socrate “γνωθί σεαυτόν” “Conosci te stesso” suggerisce di ritrovare noi stessi prima di comprendere chi siamo. Spesso ci identifichiamo in un corpo o in una mente, ma in realtà siamo molto di più: dovremmo puntare l’attenzione sul contenuto e non sul contenitore.
La domanda sorge spontanea: “Ci conosciamo veramente?”.
Nei “Racconti di volpi e di sogni” di Claudio Parmiciano i personaggi sono alla ricerca dello stato primordiale degli avvenimenti cosmici, investiti dalla consapevolezza che si deve andare oltre la barriera per ritrovare l’equilibrio tra anima e corpo, così da garantire la felicità propria e quella degli altri, perseverando nel giusto.
Il testo propone delle tematiche affascinanti, che conducono alla riflessione e alla considerazione dell’ineluttabilità delle cose.
Claudio Parmiciano è nato a Napoli nel 1942. Laureato in Economia all’università Federico II ha svolto la sua attività lavorativa in varie aziende manufatturiere e di servizi in qualità di dirigente. Coltiva l’hobby del teatro, scrivendo commedie e dirigendo Compagnie amatoriali. Ha collaborato in qualità di docente di Recitazione con la Fondazione Humaniter di Napoli.
Ha pubblicato nel 1999 “Memoria di memorie”, L’Autore Libri Firenze; la raccolta di poesie “Il Silenzio e l’Attenzione” per Palomar; “Placido Gradu” – a passo lento sul cammino per Santiago; e nel 2005 “Surtout il Sartù”, entrambi per rce Edizioni di Napoli.
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