Ogni volta che racconto della Sardegna, mi sento pieno d’orgoglio per questa meravigliosa isola che, con le sue montagne e i boschi selvatici, le sue coste da fiaba e il suo mare di azzurro cristallo, è la mia patria.
Ma mi ricorda anche i miei tempi da bambino e ragazzo pieni di rinunce e responsabilità.
In questa biografia Salvatore Braccu prende il lettore per la mano e lo invita nel semplice mondo di un ragazzo sardo.
Salvatore per tante volte dovette interrompere la scuola elementare per andare a lavorare da parenti benestanti e aiutare così, anche lui, a guadagnare il pane per la sua famiglia.
Da piccolo ha dovuto anche imparare a superare la paura e la solitudine.
La sua vita all’estero è stata per lui una grande sfida.
Salvatore Braccu nato a San Teodoro il 1944 (nell’isola di Sardegna).
Cresciuto in una povera famiglia, composta di nove persone. Abitava in una piccola frazione che si, chiama Terrapadedda. All’età di 20 anni decise di partire per la Germania a trovare lavoro per poter aiutare meglio la sua famiglia che aveva lasciato in Sardegna.
A Braunschweig trovò un posto di lavoro e la donna del suo futuro. Con lei si ha fatto una propria famiglia, dove oggi ancora vive insieme con la sua moglie e il loro figlio.
Braunschweig col tempo è diventata la sua seconda patria.
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