Racconti come schegge impazzite venute fuori dal nulla, o da piccoli frammenti della vita quotidiana; ironia, rabbia, skazzo, vigliaccherie, disillusione ma anche voglia di prendere le cose con un po’ di leggerezza, di ricominciare ogni santissimo giorno a scornarsi per qualcosa.
Scritti in tempi diversi e in modi diversi, sono il frutto di una libertà quasi assoluta e possono risultare forti o addirittura volgari, dissacranti, spietatamente cinici o grotteschi, ma sempre aderenti al vero, a un profondo sentire la vita, con le sue piccole gioie, epifanie di un momento che ti spalancano gli occhi su chi sei o chi dovresti essere, con le sue troppe frustrazioni e i lunghi abbandoni alla noia e all’oblio.
Personaggi e situazioni raccontati in schizzi brevi, delineati con grande efficacia in poche battute, depositati sulle rive di una spiaggia deserta mentre nel mare della fantasia si agitano ricordi ed emozioni. Sopravvivono in pochi, e sono i più forti. Quelli che hanno la pelle più dura. Quelli che nella tempesta hanno imparato a ballare.
Gianluca Gualandri è nato a Castelnuovo Monti il 30 settembre del 1963. Vive tra Carpineti, sull’Appennino, e Reggio Emilia, dove lavora. Laureato in Economia e Commercio, ha pubblicato due romanzi: Fagiani si nasce… Lupi si diventa e Aliti di Follia, entrambi editi da Albatros il Filo (2011 e 2014), e un paio di racconti su riviste specializzate.
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