Tess, amica mia è la storia di un cane e della sua anima, come recita il sottotitolo, che già fa intravedere una presa di posizione a favore di una coscienza e di una profonda sensibilità del migliore amico dell’uomo. È un saggio fondamentalmente sulla vita umana e animale, un piccolo trattato filosofico sul senso della vita e sulla fede. Parte dall’amicizia tra gli esseri viventi, ma si sofferma sulla condizione di vita, che è una condizione di necessità, in quanto imprigionata nelle ferree leggi della scienza e della natura. Viene indicata la via di fuga, che è data dalla razionalità, dal bene e dalla solidarietà umana. Sullo sfondo domina la pietas virgiliana. Il testo rompe con gli schemi e gli stili consolidati della letteratura tradizionale e pur tuttavia si serve di due categorie espressive ben precise: nella prima parte la narrazione acquista la forma del romanzo, in quanto è la storia prima di un sentimento di repulsione per il cane e poi di un grande innamoramento, nella seconda parte la forma espressiva è quella dell’autobiografia, in quanto viene data voce al cane, che attraverso il suo io letterario riesce a farsi ascoltare la sera dal suo amico e gli espone il suo punto di vista canino sulla vita in comune. Per questo l’autobiografia diventa un grande documento morale e filosofico, un vero manifesto per la difesa della natura e della vita per tutti gli esseri viventi contro chi sostiene una superiorità della specie umana, che giustifica alcune forme di sopraffazione e di violenza da parte dell’uomo. Ma c’è qualcosa di più, è l’elogio dell’amicizia, un sentimento grandissimo che può legare due esseri viventi a prescindere dall’appartenenza a specie diverse, ad ordini di natura o sociali diversi, e che solo può permettere di comprendere un linguaggio, che sarebbe diversamente chiuso ad ogni comprensione umana.
Gaetano Cinque è nato a Portici (Na). Laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Napoli, dal 1973 vive a Brescia, dove ha svolto la professione prima di insegnante e poi di preside nella scuola di Stato. Attualmente si dedica a pieno tempo all’attività di scrittore. Nel febbraio 2014 è uscito il suo primo libro Lettere da Trieste 1937 – 1940 pubblicato da Europa Edizioni. Nel giugno 2014 Caosfera Edizioni ha pubblicato nella collana Segni il romanzo ibrido Dei semidei comuni mortali – Dalla scuola competente alla scuola come Utopia.
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