Per incominciare a sognare, bisogna che prima di tutto finiscano gli incubi. Gli incubi che agitano gli italiani non sono propriamente dei brutti sogni, che all’alba svaniscono; sono invece brutte realtà che tutti i giorni ricominciano all’alba, quando apriamo gli occhi…
“…Quando i brutti sogni diventano realtà, allora tutto sommato è meglio, perché noi possiamo modificare la realtà…”
“…Il nostro modo di combattere sia questo: non collaborare con il male, le menzogne e le false “verità”. Mai! Le nostre armi siano l’obiezione di coscienza e la non-violenza e, in casi estremi, la disobbedienza civile. Nel combattimento dobbiamo sentire vicino, come sorella spirituale, Giovanna d’Arco (1412-1431), e condividere la sua parola d’ordine: “A noi la battaglia, a Dio la vittoria”. Noi combattiamo per il Suo Regno, e solo da Dio – giusto giudice – speriamo il premio eterno…”
“…Cara Giorgia, se vuoi essere veramente la condottiera degli italiani, devi mettere in conto persecuzioni e persino il “rogo” morale. Sono i falsi profeti che hanno successo in questo mondo. “Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti” (Lc 6, 26). Quindi non smaniare troppo per avere il consenso, l’approvazione e l’ammirazione dei “poteri forti”, dei mass-media e dell’opinione pubblica. Per rincorrere il consenso o, almeno, il compromesso con gli anticristi, e per stare in loro compagnia, hai lasciato Cristo solo nel Getsemani. A forza di svuotamenti di contenuti, di “pillole” da ingoiare, e di assecondare i poteri occulti, specialmente in politica estera, come “pulzella” d’Italia sei stata di fatto disarcionata dalla tua missione, ancor prima d’iniziare la tua cavalcata…”
“…Finalmente, rimosse le cause di tante pene, angosce, sciagure, lutti e malvagità, possiamo cominciare a sognare. Ad occhi aperti. La quiete dopo la tempesta ci apparirà come una realtà indicibilmente bella…”
Buona lettura!
Carlo Amedeo Pasotto, nato a Verona, è vissuto soprattutto a Milano fino al 1982, poi si è trasferito a Urbino, dove vive tuttora.
È sposato da quarantacinque anni, ha sei figli e numerosi nipoti.
In gioventù, e per tre anni, ha ricevuto un’intensa formazione in teologia spirituale e monastica, prima in Italia e poi all’estero. Ha studiato in tre università: Friburgo (CH), Università Cattolica di Milano, Urbino. È laureato in Lettere e diplomato presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Università di Urbino. Ha iniziato a insegnare Lingua e Cultura italiana nel lontano ottobre 1971.
Fondatore a Urbania (PU) e tuttora direttore del Centro Studi Italiani, scuola per studenti internazionali provenienti da più di 120 Paesi di tutto il mondo, con sedi a Milano e Genova. È stato anche fondatore e primo presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Urbania. Ha scritto il libro di testo di Lingua e Cultura italiana per studenti stranieri La Bella Lingua, da A1 a C2, 3 voll. (Edizioni Centro Studi Italiani, 2016), e numerose dispense di didattica speciale. È anche autore di saggi e testi letterari: Considerazioni sull’Italia che cambia (1994); Cara Italia (Il Cerchio, 1996), Perché sia Amore (Edizioni Segno, 1998), Una vita per due vocazioni (2014), Lodi all’umile Regina (2016), La grande Rigenerazione (Europa Edizioni, 2023) e il presente Traditori della Fede e della Patria (Europa Edizioni, 2024).
Contatto autore: carlo@centrostuditaliani.org
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